Motorola non può bloccare la Xbox 360 perché sta barando

La Corte d'Appello di San Francisco ha stabilito che Motorola non può chiedere il blocco delle vendite della Xbox 360 né negli Stati Uniti né in altri Paesi. Le richieste basate sull'abuso di brevetti essenziali sono illegali. La sentenza tedesca favorevole a Motorola non avrà mai seguito.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Motorola Mobility non potrà applicare l'ingiunzione di blocco delle vendite di prodotti Microsoft , fra cui la Xbox 360. Il provvedimento le era stato accordato a maggio dal tribunale tedesco di Mannheim, ma la corte d'appello di San Francisco ha bloccato tutto.

L'ingerenza dei giudici statunitensi nella vertenza tedesca ha una giustificazione. La battaglia legale fra Motorola e Microsoft era incentrata sulla denuncia depositata da Motorola in entrambi i Paesi per la presunta violazione di brevetti relativi alla trasmissione video e di compressione (H.264).

Xbox 360 vince contro Motorola

Negli USA la vicenda aveva portato a schierarsi in difesa di Microsoft diversi rappresentanti del Congresso, ma anche molti produttori fra cui Apple, Nokia, Intel, Activision, HP e Cisco. Tutti avevano espresso dubbi sulla dubbia legittimità della richiesta di Motorola, che secondo molti fondava sull'abuso di licenze FRAND, ossia da concedere a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie.

Il giudice distrettuale James Robart di Seattle aveva respinto le richieste della controllata di Google. Robart aveva inoltre disposto che Motorola non potesse proseguire con altre cause analoghe prima di una decisione della Corte d'Appello in merito alla natura dei brevetti in questione. Poco importa quindi che il tribunale di Mannheim abbia successivamente accolto le argomentazioni di Motorola Mobility: la sentenza tedesca non poteva essere eseguita.

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Venerdì i tre togati della Corte d'Appello hanno confermato all'unanimità la valutazione del giudice Robart e hanno respinto le richieste di Motorola relative al blocco dei prodotti Microsoft. Può sembrare strano che un giudice statunitense impedisca un divieto di vendita autorizzato in Germania, ma i magistrati statunitensi hanno scritto nella sentenza che si tratta di una "controversia di diritto privato statunitense tra due società statunitensi".

Il vice consigliere generale di Microsoft David Howard sì è detto soddisfatto della sentenza. Motorola per ora ha rifiutato di commentare. Quel che è certo è che la sentenza della Corte d'Appello consentirà a Microsoft di liberarsi dei problemi con Motorola anche in Europa.