Niente lotta ai pirati, parola di produttore

Per l'ex presidente IFPI e direttore della EMI lottare contro la pirateria è inutile. Meglio cercare nuovi modelli di business per la musica.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'ex direttore della EMI, Per-Eirik Johansen, ha chiarito il suo pensiero riguardo alla pirateria, ora che non è più vincolato all'ambiente della produzione musicale. Per questo nuovo "Johansen liberato" la lotta contro la pirateria è inutile. In passato, quando dirigeva la Emi, aveva espresso opinioni ben diverse, difendendo a spada tratta tutti i metodi di protezione possibili.

Johansen, che è stato anche presidente della IFPI, non crede che scaricare e condividere contenuti sia comparabile al furto, anche se condivide il "messaggio" delle major. Ritiene, però, che sia necessario adattarsi ai tempi,che vedono un'intera generazione che già viola il diritto d'autore, una situazione che richiede un cambio di prospettiva radicale.

Per-Erik Johansen

Per-Erik Johansen, un esempio vivente della "vecchia scuola" nel campo musicale.

Oggi Johansen ha un'etichetta propria, e crede che l'industria musicale abbia ancora un futuro, nel quale immagini modelli di business diversi da quelli attuali. Dove gli altri vedono crisi e problemi, lui vede opportunità, e un futuro promettente.

Emerge da queste dichiarazioni una realtà che molti supponevano, e cioè che persino tra i dirigenti delle major ci sono persone convinte che le politiche e le azioni messe in pratica per lottare contro la pirateria servano a ben poco, e che tutto abbia più a che vedere con un irrigidimento a oltranza, difficile da giustificare.