Live View, Video ed Effetti

Recensione - Test della Nikon D5200, che aggiornato la famiglia di reflex con sensore DX "5000". Le novità rispetto alla D5100 sono corpose, e non parliamo solo del numero di megapixel.

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a cura di Tom's Hardware

Live View, Video ed Effetti

Chi arriva dalle reflex analogiche ha sempre considerato il Live View poco più di un gadget dedicato a chi a iniziato a fotografare con le compatte digitali. Nella D5200 invece il Live View è davvero utile perché, grazie allo schermo snodato, permette di riprendere da angoli davvero inusuali, mantenendo il controllo preciso dell'inquadratura. Nella parte alta dello schermo compaiono tutti i dati di ripresa, quindi è facile fare eventuali aggiustamenti, anche perché il tasto Info  attiva anche qui le scelte rapide, mostrate in sovrimpressione sull'inquadratura. Purtroppo, come spesso accade la messa a fuoco a rilevamento di contrasto non è per niente efficiente, e se la luce è bassa si arriva a qualche secondo di "hunting" prima di avere il fuoco - sempre che il sistema non si arrenda prima.

Ma l'uso naturale del Live View è probabilmente il video: la D5200 ha buone caratteristiche di ripresa, lavora in Full HD a 24, 25 e 30 fps in progressivo e chi preferisce può anche selezionare la modalità interlacciata a 50 e 60 fps. Il video, con durata massima di circa 20/30 minuti a ripresa (4 Gb, in modalità Alta qualità/Normale), è in formato MPEG 4, con audio stereo grazie ai due microfoni con sensibilità regolabile; rispetto alla D5100 adesso si sente meno il motore dell'autofocus. Peccato che manchi una presa cuffia per monitorare la registrazione, ma ci sono i Vu-Meter. Come sulle precedenti Nikon, il diaframma di ripresa è fisso al valore di quando si è attivato il Live View. In modalità manuale, comunque, è possibile scegliere ISO e tempo di apertura.

Interessante la presenza di funzioni particolari come l'HDR (che crea un'immagine ad alta dinamica partendo da 2 scatti in rapida successione) e il D-Lighting attivo (che compensa alte e basse luci, evitando ombre troppo chiuse e luci bruciate). Divertenti anche gli Effetti, una serie di filtri applicabili in tempo reale scattando in LiveView. Essi comprendono per esempio la selezione colore (che mostra solo i colori prescelti portando il resto a bianco e nero, la visione notturna, il Low Key, il Bozzetto a colori, l'effetto Miniatura eccetera). Chi è agli inizi, invece, o chi non ha voglia di smanettare con i controlli, apprezzerà la modalità Scene, con 16 modalità di cui le 5 principali (ritratto, paesaggio, bambini, sport e macro) accessibili direttamente dalla ghiera dei Modi.

Per finire, due parole sull'obiettivo in kit. Si tratta di un onesto vetro dotato di stabilizzatore e di un veloce motore autofocus. Purtroppo, la sua risolvenza non rende per nulla giustizia ai 24 Mpixel del sensore Toshiba. Oltretutto, lo stabilizzatore, abbastanza efficiente sui tempi lunghi, tende a introdurre un po' di micromosso sui tempi veloci, e quindi i puristi finiranno per lasciarlo spento, col rischio di dimenticarsi di attivarlo quando davvero servirebbe.