No alla criminalizzazione dei droni, basta usarli a norma di legge

Tom's Hardware ha sentito un pilota esperto per capire quali siano i vincoli normativi per l'uso dei droni. È doveroso prevenire i rischi, ma anche arginare una pericolosa deriva di pensiero che associa queste piccole macchine volanti al terrorismo e al crimine.

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a cura di Pino Bruno

Perché mai i piccoli droni per usi civili dovrebbero diventare il Nemico Pubblico Numero 1? Così parrebbe, a scorrere le cronache dei giornali. L'ultimo episodio a Parigi, dove, dopo misteriosi sorvoli notturni, sono stati arrestati tre giornalisti di al-Jazeera: "Uno pilotava, l'altro filmava e il terzo guardava", racconta la polizia. È successo al Bois de Boulogne, in una zona poco affollata, frequentata soprattutto dagli aeromodellisti. La psicosi da "drone=potenziale terrorista" dilaga e sarebbe sbagliato rassegnarsi a un'informazione superficiale e sensazionalistica, che rischia di criminalizzare l'uso dei piccoli oggetti volanti. Per questo è necessario fare chiarezza

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Non si deve gettare il bambino con l'acqua sporca e mettere così in ginocchio un settore economico e tecnologico in piena crescita. È vero, anche dei droni – così come delle automobili, dei martelli e di altri utensili di uso comune – si può fare un uso scorretto e illegale. Sì, ma soltanto se si sceglie di violare norme e regolamenti. Che ci sono anche in Italia, anche se poco chiari per quel che riguarda l'uso dei droni che pesano meno di due chili.  

In attesa di delucidazioni in merito da parte dell'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), ci facciamo aiutare dal pilota professionista di droni Andrea Marcone del gruppo Facebook DRONITALIA, autore della guida informale ma preziosa "Il regolamento ENAC per inesperti", dedicata ai membri del gruppo. 

Cosa serve per far volare un multirotore a fini di "Lavoro Aereo"?

Per "lavorare" in regola (nel nostro gergo siamo di fronte ad Operazioni Specializzate di vario tipo), in generale serve superare una visita medica aeronautica di secondo livello, conseguire la Qualificazione Teorica sulle Regole dell'Aria presso "Scuole Autorizzate", acquisire il Certificato di Addestramento Pratico al pilotaggio di uno SPECIFICO multirotore individuato da specifica matricola.

Inoltre si deve utilizzare SEMPRE un multirotore che abbia Assicurazione Aeronautica e che sia riconosciuto o autorizzato (i due termini sono distinti e diversificano le Operazioni Specializzate effettuabili) da Enac, assieme ad altri adempimenti per rispettare le leggi e volare in piena sicurezza.

È sempre vietato (fatte salve specifiche autorizzazioni) volare su aree popolate o assembramenti e in tutte le altre zone indicate nel Regolamento ENAC.  

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Cosa serve per far volare un aeromodello?

Serve rispettare tutto quello che è descritto nell'art. 23 del Regolamento ENAC. Possiamo dire che l'articolo oltre a descrivere in dettaglio cosa sia un aeromodello descrive in modo formale una serie di regole basate sul buonsenso oramai storico degli aeromodellisti coscienti e responsabili.

Posso volare col mio aeromodello dove voglio, come voglio e quando voglio?

No. Nel rispetto delle Leggi vigenti si può volare finché c'è luce, in qualsiasi luogo che l'aeromodellista ritenga adatto purché sia lontano da persone, cose e ostacoli, mantenendo obbligatoriamente continuo controllo visivo dell'aeromodello, volando in uno spazio di dimensione massima di 200mt di raggio e 70mt di altezza, mai a meno di 8Km di distanza dalle zone aeroportuali ATZ e CTR1, assicurandosi di conoscere e rispettare tutte le c.d. regole dell'Aria e mantenendo la capacità di rilevare ed evitare altri veicoli ed ostacoli. Se si è Aeromodellisti con "Patentino di aeromodellista" l'altezza massima è elevata sino a 150mt. Tutte queste regole per il volo degli aeromodelli sono descritte all'art. 23 ai punti 1,2,3,4 dove però è ben chiarito anche che "... nel caso non siano soddisfatte una o più delle limitazioni descritte l'attività di volo deve essere effettuata in spazi aerei regolamentati (permanenti) o segregati (temporanei)".

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Devo essere assicurato per volare con un aeromodello?

NON c'è obbligo di legge, ma sarebbe da incoscienti volare senza dato che il costo di una assicurazione Aeromodellistica (es.FiamAero "Freelance") non supera le poche decine di euro/anno.

Devo essere assicurato per volare con un multirotore che svolga lavoro aereo?

SI, è obbligatorio per Legge. L'Assicurazione deve essere esclusivamente di tipo Aeronautico.

Non capisco bene. Io in fin dei conti in entrambi i casi volo con lo stesso oggetto, come faccio a capire se sono soggetto agli obblighi previsti per Aeromodelli oppure APR / SAPR?

La cosa sembra difficile perché siamo abituati a pensare che alcune cose siano aeromodelli ed altre siano APR/SAPR. In realtà questa distinzione non dipende dal modello o oggetto, bensì dal tipo di USO che se ne fa. Se si vola esclusivamente per ricreazione personale o per hobby o per sport, e contemporaneamente si rispettano i limiti previsti all'Art 23 del Regolamento, allora l'oggetto che uso è classificato Aeromodello. Se, invece, si deroga anche minimamente da quanto descritto sopra allora si sta pilotando un APR/SAPR e si devono quindi rispettare le disposizioni previste per gli APR/SAPR.

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Non mi è chiara la differenza tra APR e SAPR. Puoi essere più chiaro?

APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) descrive l'oggetto in sé per sé che non può rientrare nella categoria Aeromodelli. SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) è un APR associato alla propria Rx/TX oppure GS (Ground Station).

Molti dicono che se il mio Aeromodello monta una telecamera allora si trasforma automaticamente in SAPR. E' vero?

Se stai usando l'aeromodello entro i "limiti" descritti sopra allora la risposta è NO. Però è importante capire bene quanto segue. Con un aeromodello non si può e non si deve svolgere lavoro aereo e non si devono generare risvolti commerciali o retribuzioni da quel volo o da quella ripresa. In parole più semplici: un aeromodello, pur provvisto di videocamera, è ancora considerato aeromodello solo se viene utilizzato esclusivamente per fini hobbistici, di diletto, o sportivi; inoltre la telecamera presente non deve essere usata per pilotare il dispositivo BLOS (Beyond Line of Sight – oltre la linea di visione diretta da parte dell'aeromodellista).

Ora mi è più chiaro. Ma se volo con Aeromodello e telecamera allora posso essere accusato automaticamente di violazione della Privacy?

NO, non puoi essere accusato "automaticamente" di questo. Bisogna però fare un paio di considerazioni.

A) All'art. 22 del Regolamento è stabilito che, ai fini del rilascio dell'autorizzazione, è obbligatorio specificare eventuali profili di criticità relativi al trattamento di dati personali. Questa frase però può riferirsi solo ad un uso non aeromodellistico.

B) La Legge sulla Privacy è molto complessa ed articolata e va letta e compresa bene prima di fare riprese in certi luoghi. Fatte queste due premesse, in modo "grossolano" ci si può basare, per non violare la Legge, su quanto segue. L'art. 5, punto 3, stabilisce che "il trattamento di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali è soggetto all'applicazione del Codice solo se i dati sono destinati a una comunicazione sistematica o alla diffusione". Ciò significa che i dati acquisiti da persone fisiche per uso personale non rientrano nel campo di applicazione del Codice della privacy, a meno che tali dati siano destinati o a una comunicazione sistematica o alla "diffusione" e quindi siano dati accessibili da terzi. Con quelle parole si intendono riprese o immagini pubblicate e divulgate su internet o attraverso qualsiasi altro mezzo di diffusione e comunicazione.

È difficile lo stesso da capire. Mi aiuti usando un esempio?

Il Garante della Privacy ha chiarito che la normativa sulla privacy non vale, non va seguita, ad esempio, se scatto una foto o faccio una ripresa per inviarla occasionalmente solo ad amici o familiari. Questo perché in quel caso si verificano due cose: la foto o il video sono legate esclusivamente ad esigenze strettamente personali (cultura, svago) e, allo stesso tempo, le immagini/video restano in un ambito ben ristretto di conoscibilità.

Allora quando quel tipo di riprese diventano "illegali"?

Ribadendo che la Legge sulla Privacy è complessa e va letta e compresa a fondo, si può dire che quelle riprese possono diventare illecite quando si usano sistemi o metodi per superare quei normali ostacoli che impediscono di intromettersi nella vita privata altrui oppure se quelle riprese vengono diffuse in modo massivo o indiscriminato (es. Web, trasmissioni non private, eccetera).

Insomma, rispetto delle regole e buon senso. Usare un drone per compiere azioni illegali è possibile, certo, ma è da criminali, appunto. E, a proposito di chiarezza e norme certe, suggeriremmo agli enti regolatori di dare uno sguardo alla Svizzera: a volte basta una paginetta invece di essere costretti a rincorrere decine di documenti pdf sparsi qui e là sul sito dell'ENAC. E, comunque, siamo in Italia, il Regolamento ENAC al momento è quello e dobbiamo rispettarlo anche se ci sembra farraginoso e scritto in burocratese stretto