Corpo macchina - programmi e pentaprisma

Recensione - Test della Pentax K-30, attuale entry level della casa giapponese caratterizzata da una dotazione di funzioni degna di una media, da eccellenti prestazioni in bassa luce e dal corpo macchina tropicalizzato, resistente all'acqua e alla polvere.

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a cura di Tom's Hardware

Corpo macchina - programmi e pentaprisma

La ghiera di regolazione dei modi di ripresa suscita solitamente alcune perplessità da parte dei non-pentaxiani. Questo perché i modi standard sono indicati in modo diverso dal solito (esatto, niente PASM) e ci sono pure dei modi aggiuntivi. Il principio di base seguito da Pentax è che gli automatismi devono essere escludibili in qualsiasi momento, e comunque non devono togliere il controllo al fotografo. Così, Pentax definisce alcuni suoi modi di esposizione "Hyper-", sottintendendo che vanno oltre a quanto ci si potrebbe aspettare.

Il modo Program, per esempio, si comporta normalmente finché il fotografo non decide di variare il diaframma, o il tempo, rispetto a quanto scelto dal computer. Basta girare la ghiera dei diaframmi, e il programma Hyper-P ricalcolerà automaticamente il tempo, trasformandosi per un attimo in un programma "A", priorità di diaframmi. Se invece si tocca la ghiera dei tempi, Hyper-P diventa immediatamente un "S", priorità di tempi.

Sulla ghiera troviamo anche i programma TAv, ovvero a priorità di tempi e diaframmi (di fatto un manuale con ISO automatico), ma anche un Sv (automatismo con priorità alla sensibilità, ovvero agli ISO). Il programma con priorità dei tempi si chiama Tv, mentre la ghiera è completata dal modo B (bulb), da due user mode programmabili, dalla modalità Auto e da quella per la ripresa video.

Lo schema di guarnizioni che protegge corpo macchina e obiettivi dall'infiltrazione di polvere e umidità.

Quest'ultima permette di riprendere filmati in Full HD (1920x1080) a 24, 25 e 30 fps con codifica H.264 e contenitore MOV. L'audio è mono e non c'è la possibilità di aggiungere microfoni esterni. Il mirino della K-30 deriva da quello della sorella maggiore, ed è uno dei più grandi e luminosi nelle reflex APS-C. Basato su pentaprisma (più costoso dei pentamirror, ma anche più luminoso) ha un campo inquadrato del 100%, e un fattore di ingrandimento di 0,92x. 

Dispone di correzione diottrica e, al suo interno, mostra alla base del fotogramma un buon numero di informazioni: tempi e diaframmi, scostamento dall'esposizione ottimale, tipo di messa a fuoco, attivazione di flash e stabilizzatore, tipo di esposizione, tipo di file, ISO e persino una livella elettronica per garantire scatti perfettamente orizzontali. Le indicazioni sono ben visibili, anche se chi porta gli occhiali probabilmente dovrà abbassare lo sguardo per vederle, perdendo un po' di vista il bordo superiore del fotogramma.