Scheda tecnica

Recensione - Test della Pentax K-30, attuale entry level della casa giapponese caratterizzata da una dotazione di funzioni degna di una media, da eccellenti prestazioni in bassa luce e dal corpo macchina tropicalizzato, resistente all'acqua e alla polvere.

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a cura di Tom's Hardware

Scheda tecnica

Pentax K-30
Sensore CMOS APS-C
Risoluzione 16,3 Mpixel - 4928x3264
Supporto RAW SI
Ottica utilizzata per il test SMC Pentax DA 18-55mm f/3.5-5.6 AF WR

Lunghezza focale 35 mm

28 - 80mm
Massima apertura f/3,5
Gamma sensibilità 100-12.800 ISO +1 stop (100-25.600 ISO eq.)
Tempi di posa 30s - 1/6000s + posa B
Flash SI, NG 12
Syncro flash 1/180s
Scatto continuo 6 fps
Programmi di scatto Hyper P, Sv, Tv, Av, TAv, M, B,  Auto, 2xUser, Scene, Movie
Schermo LCD 3" - 921.000 punti
Video Full-HD 1080p @ 30, 25, 24 fps - MOV H.264
Formati di memoria SD/SDHC/SDXC
Caratteristiche fisiche
Dimensioni 130x97x71 mm
Peso 650 g
Prezzo
Prezzo (listino) 799 euro (body) - 899 (kit DA1855mm WR)

La K-30 è basata su una versione evoluta del sensore APS-C di tipo CMOS BSI che già equipaggiava la K5. Il sensore in questione è da 16,3 Mpixel, che è il valore più basso fra le macchine di fascia media - le quali ormai viaggiano fra i 18 e i 24 Mpixel. I progettisti Pentax hanno dunque rinunciato a salire di risoluzione in favore dei risultati in situazioni di bassa luce, grazie anche a un'evoluzione del firmware per il trattamento dell'immagine e al nuovo e più potente processore Prime M.

La macchina ha un range ISO di 100-12800, con possibilità di espandere la sensibilità verso l'alto di un ulteriore stop, arrivando quindi a 100-25600 ISO, con intervalli selezionabili di 1/2 e 1/3 di diaframma. Il sistema di esposizione è a matrice multizona da 77 segmenti. È ovviamente possibile selezionare anche l'esposizione media a prevalenza centrale e la modalità spot.

Il sistema di messa a fuoco è il SAFOX IXi+, derivato da quello della K5. Dispone di 11 sensori di messa a fuoco, 9 dei quali a croce. I miglioramenti rispetto al sistema della K5 hanno riguardato per prima cosa l'aggiunta di una nuova lente a diffrazione, che riduce le aberrazioni cromatiche degli obiettivi migliorando precisione e velocità della focheggiatura.

Inoltre, una funzione per l'espansione dell'area selezionata migliora le prestazioni quando bisogna inseguire soggetti in movimento, che il vecchio autofocus "perdeva" facilmente. Un terzo miglioramento ha riguardato il sistema l'autofocus a contrasto usato in modalità Live View: nuovi algoritmi, focus peeking e ingrandimento dell'area per meglio valutare la messa a fuoco si traducono in una maggiore velocità ed accuratezza, che pongono la K-30 fra le migliori reflex per le prestazioni dell'autofocus in Live View - ferma restando la superiorità netta delle SLT e delle mirrorless di fascia alta.

L'otturatore della K-30 lavora con tempi da 30s a 1/6000 di secondo, permettendo di bloccare anche l'azione più veloce. La velocità di raffica è selezionabile a 3 o 6 fps, che pongono la K-30 fra le più veloci reflex della categoria.

Se si devono adottare tempi di otturazione lenti, un aiuto al fotografo arriva dallo stabilizzatore interno, che agisce direttamente sul sensore. La presenza dello stabilizzatore integrato nel corpo macchina ha un duplice vantaggio: primo, tutti gli obiettivi diventano stabilizzati quando vengono montati sulla K-30; secondo, gli obiettivi dovrebbero costare meno visto che non devono includere lo stabilizzatore. A dire il vero, questo secondo vantaggio appare ancora solo teorico: le ottiche di terze parti compatibili Pentax, curiosamente, hanno lo stesso prezzo in versione stabilizzata (per Canon e Nikon) e non stabilizzata (per Pentax e Sony). Misteri del marketing...

La K-30 monta una baionetta KAF-2, ed è quindi compatibile con un enorme numero di obiettivi Pentax e di terze parti, dotati di baionetta K e delle sue varianti successive. In particolare, le lenti più "scomode" da usare sono proprio quelle con baionetta K originale, che si possono usare solo in manuale o in priorità di diaframmi a tutta apertura.

Gli obiettivi KA e successivi (per intenderci, quelli con la posizione "A" sulla ghiera diaframmi) sono invece supportati con pochissime limitazioni. Questo vuol dire avere a disposizione un enorme parco obiettivi vintage, reperibili sul mercato dell'usato a cifre molto basse. La cosa è molto positiva perché riduce in parte il più grande svantaggio di Pentax nei confronti dei maggiori concorrenti: il catalogo obiettivi conta poche lenti moderne, prevalentemente di pregio e molto costose.