Ergonomia

Recensione - Test della Pentax K-30, attuale entry level della casa giapponese caratterizzata da una dotazione di funzioni degna di una media, da eccellenti prestazioni in bassa luce e dal corpo macchina tropicalizzato, resistente all'acqua e alla polvere.

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a cura di Tom's Hardware

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Appena presa in mano, la K-30 dà subito un'impressione di solidità, nonostante il corpo sia in policarbonato (il telaio è in acciaio). La macchina è compatta ma non leggerissima, cade bene in mano e le dita della mano destra trovano subito i comandi, anche se chi ha le mani molto grandi potrebbe trovarsi un po' stretto. La posizione delle ghiere è perfetta, e i comandi principali possono essere azionati con pollice e indice anche tenendo il viso incollato al mirino.

Anche chi preferisce vedere le indicazioni dei parametri di scatto sul display si troverà bene: lo schermo ad alta risoluzione riporta tutte le indicazioni necessarie in forma ordinata e i dati più importanti (tempo, diaframma, ISO, compensazione esposizione, punto di messa a fuoco) sono scritti molto in grande, mentre le indicazioni secondarie, scritte più in piccolo, trovano posto nelle porzioni superiore e inferiore del display.

Il sistema dei menu è piuttosto articolato, ma dopo aver impostato la macchina all'inizio, raramente ci si troverà costretti a rientrarci. Infatti, premendo il tasto Info si arriva a una schermata sintetica dalla quale è possibile gestire tutte le funzioni operative della macchina, e in breve tempo ci si abitua a operare da qui invece che dai menu. Si può intervenire su 15 diversi aspetti della ripresa, che vanno dall'autofocus al formato del file. Citiamo solo le funzioni più interessanti.

La schermata di Personalizzazione della ripresa permette di regolare le caratteristiche colorimetriche dell'immagine. Ci sono 11 preset, e molti permettono di alterare saturazione, tinta, contrasto, eccetera. Fra i preset ci sono Ritratto, Paesaggio, Film invertibile, Monocromatico, Cross Processing. I Filtri digitali consentono di aggiungere effetti quali vignettatura, estrazione di un singolo colore, Retrò, Negativo, Alto Contrasto e Fotocamera Giocattolo.

L'HDR imposta automaticamente il bracketing per ottenere 3 differenti livelli di foto ad alta dinamica: si va da un effetto assolutamente naturale (HDR1) a uno decisamente surreale (HDR3). È possibile poi impostare modalità per la correzione delle alteluci e delle ombre, in modo da evitare di bruciare i bianchi e di avere ombre completamente nere; e con molti obiettivi Pentax si dispone anche della correzione sia della distorsione a cuscino/barilotto, sia delle aberrazioni cromatiche.

Per quanto riguarda il Live View, la funzione è nettamente migliorata rispetto all'implementazione realizzata sulla K5. L'alta frequenza di refresh del display, a 60 Hz, e la maggiore potenza del processore riducono di molto il ritardo di visualizzazione tipico del Live View, e il rinnovato autofocus è nettamente più rapido e comodo, grazie alla presenza del Focus peeking (il display esalta i bordi dei soggetti a fuoco) e della possibilità di zoomare il display sul punto di messa a fuoco; inoltre, è possibile scegliere la modalità di funzionamento dell'autofocus a contrasto, fra Riconoscimento volti, Inseguimento, Spot e Selezione - quest'ultima modalità un po' scomoda, visto che l'assenza di un display "touch" obbliga a selezionare l'area di messa a fuoco spostando un rettangolo tramite il joystick.