Popcorn Time si spegne: addio al Netflix della pirateria?

Il servizio pirata Popcorn Time non funziona più. Gli sviluppatori hanno staccato la spina all'applicazione che permetteva tramite Torrent di vedere film ad alta risoluzione gratuitamente in modo semplice. All'origine della decisione, le pressioni e le possibili cause legali.

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a cura di Manolo De Agostini

Popcorn Time, il servizio di streaming pirata che ha raccolto grande eco mediatica nell'ultima settimana, è morto, o per meglio dire è andato offline. L'applicazione di streaming basata su Torrent offriva le ultime novità cinematografiche gratuitamente, servendole all'interno di una comoda interfaccia grafica con tanto di sottotitoli.

Gli sviluppatori di Popcorn Time hanno spiegato, in un lungo post, perché hanno deciso di spegnere il servizio. Diverse le ragioni, incluse minacce di cause legali contro cui desiderano non andare allo scontro. "Il nostro esperimento ci ha messo alle porte di infiniti dibattiti su pirateria e diritto d'autore, minacce legali e macchinazioni che ci hanno fatto sentire in pericolo nel fare ciò che amiamo. E non è una battaglia in cui vogliamo trovarci".

Nel post si parla poi della pirateria e del perché esiste. Gli sviluppatori affermano che il problema non sono le persone bensì l'industria cinematografica che non vuole abbandonare i vecchi metodi di distribuzione dei contenuti, in cui rientra l'arrivo al cinema e poi, solo dopo diversi mesi, lo sbarco in DVD/Blu-Ray o sulle piattaforme di streaming.

"Abbiamo dimostrato che le persone rischieranno multe, cause legali e altre conseguenze solo per essere in grado di guardare un film recente in pantofole. Solo per ottenere il tipo di esperienza che si meritano. […] Popcorn Time si spegne oggi. Non perché siamo a corto di energia, impegno o alleati. Ma perché abbiamo bisogno di andare avanti con le nostre vite".

Dal sito è sparito il link per il download del software e la maggior parte dei file è sparita da GitHub. L'installer può ancora essere recuperato su molti siti torrent e dato che stiamo parlando di un progetto open source, la parola "fine" potrebbe non essere quella corretta. Forse è meglio parlare di un "arrivederci", magari altri si faranno carico dell'eredità di questi sfrontati sviluppatori.