Raid della GdF, ora gli utenti della TV pirata rischiano multe fino a 5mila euro

In virtù di una norma varata la scorsa estate, ora anche gli utenti finali di TV pirata sono perseguibili, con multe fino a 5mila euro

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La Guardia di Finanza ha fatto chiudere le attività di un’attività di pirateria multimediale, nella città di Canosa in Puglia. L’operazione ha portato al fermo di un sospetto responsabile e dato il via all’identificazione degli utenti

Sul luogo sono stati trovate attrezzature informatiche di vario genere usate per far funzionare il “pezzotto” nelle case degli utenti. Un sistema che, secondo Sky, “consentiva a migliaia di persone di accedere illegalmente ai contenuti a pagamento di Sky”. L’uomo 42enne che gestiva il tutto ora rischia fino a tre anni di carcere, e le autorità stanno indagando per rintracciare gli utenti che potrebbero dover pagare sanzioni amministrative fino a 5mila euro.

Quest’ultima è in effetti una novità: la Guardia di Finanza sta attivando cercando le persone che usano il pezzotto, con l’idea di elevare multe piuttosto salate. 

Per individuare gli abbonati al servizio illegale uno degli strumenti a disposizione è il tracciamento dei pagamenti elettronici; quasi sempre vengono usate carte prepagate, che rendono difficile ma non impossibile risalire al proprietario. In alcuni casi, comunque, qualcuno magari si è sentito così tranquillo da aver usato i suoi veri dati personali. Anzi, magari qualcuno non realizzava nemmeno che fosse una cosa illegale. 

“Paradossalmente l’utente ultimo è quello che rischia di più sia da un punto di vista reputazionale, perché potremmo trovare anche persone in grado di sottoscrivere un abbonamento lecito, e soprattutto si rischia una sanzione amministrativa pecuniaria che su un bilancio familiare costa molto di più di un abbonamento full”, ha concluso la Guardia di Finanza.

Il problema è che fino a oggi gli utenti finali non hanno mai rischiato nulla in Italia. Questa novità potrebbe quindi cogliere molti di sorpresa, e giungere come una vera e propria doccia fredda in testa ai molti che hanno pensato di guardare sport e altri contenuti pagando un po’ meno di quanto chiede Sky. 

Secondo Torrent Freak, poi, le immagini diffuse dalla GdF permettono di inferire qualcosa riguardo al funzionamento del sistema. Sembra che ci fosse una decodifica locale del segnale satellitare originale, messo in atto tramite attrezzature relativamente economiche. “I decoder”, scrive la testata specializzata, “sembrano GT Media V8, la maggior parte dei quali ha ancora la pellicola protettiva. Sono poco costosi e ampiamente disponibili”.

Immagine di copertina: simpson33

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