Un flash efficace

Con l’arrivo del sensore da 10 Mpixel sul mercato delle reflex, Canon doveva reagire. Il risultato è la Canon EOS 400D. Vediamo quali sono le sue caratteristiche vincenti.

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a cura di Tom's Hardware

Un flash efficace

Il flash integrato ha una potenza paragonabile a quella dei flash che montano le macchine fotografiche della concorrenza e, come queste, offre diverse modalità di funzionamento. Possiamo solo lamentare l’assenza di una modalità “Controllo” per flash esterni ma lì si entra in un campo che esula dall’amatorialismo. In compenso esso dispone di una modalità pre-flash molto utile per verificare la portata e memorizzare l’esposizione. Naturalmente è possibile montare sull’ hot-shoe un flash più potente e sofisticato, ma il flash integrato è sufficiente per fare la maggior parte delle fotografie e garantisce dei buoni risultati. Se si aumenta la sensibilità ISO è possibile fotografare fino a distanze interessanti (una decina di metri).

Bisogna entrare nelle funzioni personalizzabili per selezionare la sincronizzazione del flash sulla seconda tendina.

Delle lunghe serie

Si può scattare in modalità foto per foto, in serie e ritardo. Quest’ ultima però è limitata ad un tempo prefissato di 10 secondi, cosa non molto pratica se vogliamo utilizzarla come modalità di scatto per evitare che le foto vengano mosse. In questi casi sarà d’obbligo lo scatto con telecomando a raggi infrarossi (usando i modelli RC-1 oppure RC-5). La 400D offre un buffer molto buono che permette di ottenere 15 foto JPEG Massima Qualità o 10 foto RAW. Analogamente a quanto fa Nikon, Canon dichiara un numero maggiore di foto JPEG (27), limite raggiungibile se si usa una memory-card estremamente rapida. Nella pratica, anche con una memory-card non particolarmente veloce come quella che è stata utilizzata durante questo test, non si viene penalizzati. Andare a cercare una memory-card molto veloce (66x o più) ha senso solamente per usi particolari della macchina fotografica. Tuttavia, superato il limite di riempimento del buffer, il comportamento della D400 si è rivelato peggiore di quello della Nikon D80 e bisogna aspettare un po’ di tempo prima che venga scattata la foto successiva. Questo comunque non rappresenterà un problema per la maggior parte delle persone che useranno questa reflex.

In JPEG la 400D permette di ottenere una lunga serie, al termine della quale bisogna aspettare un po’ di tempo per scattare la foto successiva.

Serie meno lunga e attesa maggiore in RAW, come d’altronde era prevedibile, un comportamento che dovrebbe essere adeguato per tutti gli utenti.