Prestazioni, continua

Recensione – Test NX1. Samsung, il più grande colosso mondiale nell'elettronica di consumo, usa tutte le risorse tecnologiche di cui dispone per sferrare un attacco frontale alle più blasonate mirrorless di fascia alta.

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a cura di Tom's Hardware

Prestazioni, continua

Come già accennato, il sistema AF III della NX1 è molto sofisticato. Si tratta di un modulo ibrido (rilevamento di fase/contrasto) con 205 punti a rilevamento di fase e 153 punti a croce per una copertura del 94% dell'area del sensore in orizzontale e 98% in verticale. Il numero dei punti a croce varia secondo l'obiettivo utilizzato. 

Il costruttore dichiara una sensibilità pari a – 4 EV in condizioni di scarsa illuminazione. Nell'eventualità fosse necessario, si attiva un fascio di luce ausiliario con portata di circa 15 m. Le prove seguenti sono state effettuate con il Samsung 50-150 mm 2.8 S ED OIS.

Nel modo one shot, cioè scatto singolo su soggetti statici, ha fornito risultati all'altezza delle aspettative. In condizioni d'illuminazione sfavorevole, basso contrasto ecc. abbiamo però rilevato qualche incertezza, perlomeno con l'ottica utilizzata. Si può manifestare cioè il fenomeno del focus hunting, cioè la ricerca della MAF spostando in avanti e indietro il motore dell'AF. Normalmente, però, il modulo AF aggancia rapidamente il soggetto e lo shutter lag risulta impercettibile nell'uso pratico (nell'ordine dei 0,1 s, equivalente a quello delle migliori reflex); si pensi a tal proposito che il costruttore dichiara 0,055 s di latenza AF sulla base di una serie di test effettuati nei propri laboratori, valore che onestamente ci sembra però un po' ottimistico.

Sulla base dei modelli sinora provati, possiamo dire che da questo punto di vista la NX1 supera altre mirrorless di fascia alta, ha prestazioni confrontabili con quelle di macchine come la Lumix FZ1000 (che è una bridge) ma è ancora un gradino sotto a reflex del calibro della Canon EOS 7D Mark II. 

Naturalmente, in condizioni di lavoro particolari, si può sempre optare per la MAF manuale, dove l'ingrandimento 5 x e il focus peaking facilitano il lavoro al fotografo:

Focus peaking e ingrandimento del soggetto 5 x per facilitare la MAF manuale

Più interessante la prova con soggetti in movimento, in cui abbiamo ottenuto risultati molto variabili secondo le impostazioni del sistema AF.

1° caso) Soggetto in corsa verso la fotocamera. AF continuo (CAF). Punto di MAF centrale con AF agganciato sul primo frame, scatto continuo a bassa velocità.

Percentuale di scatti perfettamente a fuoco: 62%.

2° caso) Soggetto in corsa verso la fotocamera. AF continuo (CAF). Punto di MAF multiplo (messa a fuoco impostata su più punti in modo da coprire l'intera sagoma del soggetto), scatto continuo a bassa velocità.

Percentuale di scatti perfettamente a fuoco: 27%, un valore troppo basso, è preferibile impostare il punto di MAF multipla per fotografie, ad esempio, di paesaggi.

3° caso) Soggetto in corsa verso la fotocamera. AF attivo (AAF), scatto continuo ad alta velocità (8 fps).

Percentuale di scatti perfettamente a fuoco: 77%. 

Col sistema AF attivo la fotocamera rileva automaticamente i movimenti del soggetto e passa da AF singolo ad AF continuo e viceversa. Corregge la messa a fuoco sul soggetto quando lo stesso si allontana dalla fotocamera e continua a mettere a fuoco automaticamente quando si avvicina (AF continuo). Questa modalità è consigliata per fotografare soggetti che si muovono in modo imprevedibile ed in questo caso ha offerto i migliori risultati.

4° caso) Soggetto in corsa verso la fotocamera con movimento a zig zag. AF attivo (AAF), punto di MAF multiplo, scatto continuo ad alta velocità ( 8 fps).

 Percentuale di scatti perfettamente a fuoco: 42%.

Uno degli scatti effettuati nel modo tracking. f/7.1 e tempo di scatto di 1/400 s. Immagine ridimensionata a 1920 pixel orizzontali

La camera è stata tenuta ferma durante la ripresa della sequenza. Le capacità di tracciamento del soggetto sono discrete, durante il movimento dello stesso il sistema AF sposta di conseguenza i punti multipli ma lo fa con un po' di ritardo. 

Con lo scatto a 8 fps, il buffer si satura dopo 77 scatti; lavorando a 15 fps dopo 65. Vale sempre il consiglio di usare la SD Card più veloce fra quelle disponibili.

Nel complesso, possiamo affermare che il sistema AF della NX1 è sicuramente molto avanzato ma, stando alle caratteristiche dichiarate, ci saremmo aspettati qualcosa di più in termini di prestazioni. 

L'esposimetro prevede la misurazione multipla (valutativa), media pesata al centro e spot. Come in molte fotocamere, si può decidere se collegare il sistema esposimetrico al punto di MAF oppure no. Le foto seguenti mostrano i risultati ottenuti in condizioni d'illuminazione particolari dove vi è una forte presenza di chiaroscuri. 

I tre sistemi esposimetrici della NX1 a confronto: multi, media e spot

La misurazione multipla e quella media pesata al centro si comportano, in questo caso, pressoché allo stesso modo (vedere istogramma sopra), mentre è evidentissima la differenza con quella spot. 

Fra le funzioni disponibili per la correzione della gamma dinamica, troviamo Smart Range + e l'HDR con tre diversi gradi d'intensità (basso, medio, alto). 

Smart Range + permette di correggere la perdita di dettagli alle alte luci, evitandone la saturazione. In altre fotocamere si chiama priorità alle tonalità chiare o alle alte luci. Ecco che risultati offre in pratica:

Samsung NX1 foto prova 10

Smart Range + OFF (sinistra) e ON (destra)

Le differenze sono minime; sono visibili soltanto con una visualizzazione 1:1, perlomeno in questo caso.

Infine, la foto seguente è stata scattata con l'HDR (intensità media):

Samsung NX1 foto prova 11

HDR

Le zone completamente in ombra (sul molo a sinistra), che altrimenti risulterebbero totalmente scure dato il sole a picco, sono ben visibili. La mappatura delle mezze luci non può essere modificata, se non in post mediante appositi programmi. Gli scatti in sequenza a diverse esposizioni sono così rapidi che non ci si accorge nemmeno del processo.