Streaming online illegale, Sky vince in tribunale

Una sentenza del tribunale di Milano stabilisce che pubblicare link a siti di streaming non è legale. Il provider non è però responsabile, se adempie agli obblighi legali.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Tribunale di Milano ha dichiarato illegale la pubblicazione di link a siti che trasmettono in streaming gratuito eventi per i quali altrimenti bisognerebbe pagare. Il caso era stato sollevato da Sky contro il sito tvgratis.net e Telecom.

Sport in streaming, lo guardano in pochi, ma a Sky non piace.

Il sito web in questione ospitava link a servizi situati all'estero, in particolare in Cina, grazie ai quali si potevano vedere eventi sportivi, partite di calcio soprattutto. In alcuni casi c'era anche l'audio risincronizzato con la telecronaca italiana.

L'attività è illecita perché secondo i giudici il filmato di una partita è "un'opera d'ingegno", per l'intervento creativo e tecnico richiesto per la sua realizzazione (la regia). I diritti d'autore appartengono a Sky, che produce il film, e ne può chiedere la tutela.

Sky detiene quindi diritti da produttore, ma anche quelli di emittente televisiva. I giudici hanno stabilito in questo caso che la violazione è da imputare ai siti cinesi che raccolgono il segnale Sky, lo decodificano e lo ritrasmettono online. Tvgratis in questo caso è innocente.

Molto rilevante anche la decisione riguardo a Telecom. L'azienda era stata denunciata da Sky come intermediario responsabile, ma il giudice ha ritenuto che per un ISP non ci siano responsabilità, in casi come questo. Telecom Italia ha infatti provveduto a bloccare le informazioni illecite non appena le è stata comunicata la violazione da parte delle autorità.

Il precedente stabilito da questa sentenza è importante: il provider non deve far altro che rispettare le richieste delle autorità e non, come si è detto in tante altre occasioni, fare il "poliziotto della rete".

Per quanto riguarda lo streaming di eventi sportivi online, è chiaro che non è semplice perseguire siti posti fisicamente dell'altra parte del mondo. Impedire legalmente la pubblicazione di link dovrebbe però aiutare ad arginare il fenomeno.