Tabaccai, 1 su 2 non accetta la carta

Pagare piccoli importi con la carta sembra essere ancora un'impresa, l'indagine porta alla luce un problema con cui molti di noi si sono già scontrati.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Un'indagine condotta da Altroconsumo in 10 città italiane ha rivelato che il pagamento digitale presso i tabaccai per l'acquisto di una marca da bollo da 2 euro non è così semplice come potrebbe sembrare. In circa il 50% dei casi, è stato negato l'utilizzo di carte di credito o bancomat, con alcuni tabaccai che hanno addirittura richiesto commissioni per l'uso della carta, pratica ovviamente illegale.

Secondo la legge italiana, i tabaccai dovrebbero accettare pagamenti digitali per valori bollati, come la marca da bollo, dal 26 giugno scorso. Tuttavia, l'indagine ha dimostrato che nel 34% dei casi i tabaccai hanno ignorato questa normativa, sostenendo erroneamente che i valori bollati possono essere pagati solo in contanti.

Il 12% dei tabaccai che hanno rifiutato il pagamento digitale ha sostenuto che le commissioni bancarie sono eccessivamente alte per transazioni di importo così basso, citando il rischio di subire perdite economiche. Un tabaccaio a Milano ha addirittura applicato una commissione illegale di 20 centesimi per l'uso della carta.

Recentemente, è stato siglato un accordo tra l'Associazione Bancaria Italiana (ABI), l'Associazione dei Prestatori di Servizi di Pagamento (APSP), e altre associazioni per ridurre le commissioni sulle transazioni elettroniche. Tuttavia, l'accordo si limita a un invito agli operatori affinché riducano le commissioni, con effetto temporaneo e solo per importi inferiori a 30 euro.

La legge di bilancio attualmente in discussione prevede la possibilità, a partire da gennaio 2024, di prelevare contanti fino a 250 euro presso negozi di prossimità tramite Pos. Sebbene questa norma miri ad agevolare i piccoli Comuni, potrebbe anche semplificare la gestione del contante per i tabaccai. Un passo interessante, considerando i risultati dell'inchiesta che evidenziano la complessità attuale dei pagamenti digitali nei loro negozi.

Mentre le normative sono chiare sull'obbligo di accettare pagamenti digitali, la realtà è più complessa, con i tabaccai che si scontrano con commissioni spesso elevate e, talvolta, con l'ignoranza delle leggi vigenti. Resta da vedere se le iniziative intraprese porteranno a un cambiamento significativo nel panorama dei pagamenti digitali.

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