Telecom Italia riduce il debito a 30,4 miliardi

La prima semestrale 2012 di Telecom Italia conferma risultati importanti e sopratutto la riduzione dell'indebitamento di 800 milioni di euro. I conti sono sotto controllo quindi la rete rimarrà un asset chiave per l'azienda.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia appare piuttosto soddisfatta dei risultati dei primi sei mesi del 2012, soprattutto considerando la riduzione dell'indebitamento di 800 milioni di euro. Al 30 giugno 2012 il debito infatti si attesta a 30,4 miliardi di euro. Per quanto riguarda i ricavi del gruppo si parla di 14.793 milioni di euro, a fronte di un utile netto di 1.245 milioni (+,3,3 miliardi rispetto al 2011).

Telecom Italia

"L’EBITDA è pari a 5.859 milioni di euro e diminuisce, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, di 97 milioni di euro (-1,6%), con un’incidenza sui ricavi del 39,6% (41,0% nel primo semestre 2011)", sottolinea il comunicato ufficiale. "L’EBIT è pari a 3.205 milioni di euro [...] L’utile netto consolidato è pari a 1.245 milioni di euro, in aumento di 3,3 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2011".

"La Società torna a registrare nel primo semestre 2012 un solido utile, nonostante l'aggravarsi della situazione economica in Italia e il rallentamento dell'economia anche nei Paesi latinoamericani", ha commentato il Presidente Bernabé.

Ricavi

"Sul fronte domestico sono stati raggiunti nel primo semestre 2012 risultati importanti, particolarmente evidenti nel settore Consumer, mentre l'area delle piccole e medie imprese sta risentendo della difficile situazione di mercato, aggravata dalla difficoltà di accesso al credito".

Il segmento Consumer ha presentato una flessione dei ricavi pari a 67 milioni di euro (-1,5%), ma conferma il trend di progressivo recupero osservato nel corso dell’esercizio 2011 grazie in particolare alla stabilizzazione dell’erosione dei ricavi voce (sia Fisso sia Mobile). La vendita di dispositivi è cresciuta (+65 milioni di euro, +52,7%), in particolare quelli abilitati al Mobile Internet. La riduzione, interamente attribuibile ai ricavi da servizi (-132 milioni di euro, -3,0%), è riconducibile ai servizi tradizionali di Fonia e Messaging, in buona parte compensata dallo sviluppo dei ricavi Internet Mobile (+51 milioni di euro, +15,9% rispetto al primo semestre 2011) e da Accesso Broadband Fisso (+16 milioni di euro, +3,4% rispetto al medesimo periodo del 2011).

Fonia mobile

Il segmento Wholesale ha presentato nel primo semestre 2012 una riduzione dei ricavi di -19 milioni di euro (-1,8%, -0,9% in termini organici) determinata in misura prevalente dai minori ricavi dei servizi di trasporto e interconnessione, solo in parte compensati dalla crescita dei servizi di accesso in favore degli operatori alternativi.

Per quanto riguarda il controllo della rete Bernabè ha ribadito l'importanza dell'asset. ''Un quadro normativo più stabile ci permetterà di essere più flessibili per esplorare possibili alternative ma voglio sottolineare con forza che non intendiamo perdere il controllo della rete. È uno dei nostri principali asset, rimarrà con noi per il futuro e nel lungo termine, non c'è dubbio a proposito'', ha concluso il presidente.

Fonia residenziale

"Ciò che cambia per noi e per tutto il mondo delle TLC è che ora possiamo guardare in modo più positivo al futuro. Non accelereremo la diffusione della rete in fibra, anche perché l'indicazione della Ue è solo programmatica, vedremo prima quali sono le decisioni finali e comunque la diffusione della rete è spinta da clienti e redditività: non faremo nulla che possa compromettere obiettivi globali nel breve termine perché vogliamo comunque il deleavereage (riduzione del debito) per Telecom".