UE: ecco il tetto alle commissioni di Bancomat e carte

La Commissione UE ha stabilito un tetto alle commissioni per le transazioni con carta di debito e credito.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

I pagamenti online e nei negozi tramite carta di credito o Bancomat costeranno meno, sia agli esercenti che indirettamente ai consumatori. La Commissione UE poche ore fa ha adottato un nuovo regolamento che punta a rivoluzionare il mercato dei servizi di pagamento. Si stima che questo settore costi all'Europa circa 130 miliardi di euro all'anno, praticamente l'1% del PIL.

Com'è risaputo le commissioni interbancarie pagate dai negozianti o da chi eroga servizi si riflettono negativamente anche sui prezzi dei consumatori finali. Senza contare che spesso i cittadini europei non si rendono conto di questo esborso e vengono "addirittura incoraggiati, tramite l'offerta di premi, a usare le carte più redditizie per le loro banche", come ha sottolineato il Vicepresidente Joaquín Almunia.

Carte

Ecco quindi la decisione di fissare massimali per le commissioni interbancarie per impedirne l'esosità. Sono stati stabiliti nello 0,2% per le carte di debito (Bancomat, NdR.) e 0,3% per le carte di credito. I dettaglianti potranno invece applicare maggiorazioni alle carte non soggette ai massimali, come le carte aziendali emesse ad imprese e carte di schemi a tre parti come American Express o Diners. Volendo potranno anche rifiutare di accettarle.

Si parla inoltre di agevolare servizi di pagamento via Internet a basso costo come ad esempio gli "ordini di pagamento". Ovvero quei servizi che intervengono nel rapporto tra esercente e banca dell'acquirente e permettono di effettuare pagamenti elettronici efficienti ed economici senza carta di credito. Il tutto ovviamente subordinato a un'autentificazione rigorosa del cliente.

Non meno importare una più forte tutela dei consumatori dalla frode e dall'eventualità di abusi e incidenti di pagamento. In caso di pagamenti con carta non autorizzati, "ai consumatori potrà essere chiesto solo di sostenere perdite estremamente limitate, fino a un massimo di 50 euro rispetto ai 150 attuali". Aumenteranno anche i diritti dei consumatori in caso di bonifici "o rimesse di denaro al di fuori dell'Europa o in caso di pagamenti in valute extra-UE".

Infografica Linkiesta del dicembre 2011

L'applicazione sul campo delle nuove regole richiederà un po' di tempo. Per i prossimi 22 mesi i massimali verranno applicati esclusivamente sulle operazioni transfrontaliere. Ovvero quando "il consumatore usa la carta in un paese diverso dal proprio oppure quando il dettagliante si appoggia a una banca di un altro paese". Dopodiché trascorso il periodo i massimali si applicheranno anche alle operazioni nazionali.

"Pur condividendo gli obiettivi della Commissione, temiamo che alcune delle proposte legislative presentate oggi, come per esempio i limiti imposti alle commissioni interbancarie e le restrizioni della Honour-All-Cards Rule, cioè la norma che impone ai commercianti di accettare tutte le carte, non favoriscano tali finalità e possano in realtà danneggiare e penalizzare i consumatori e i piccoli commercianti, ostacolando la concorrenza e l'innovazione nel panorama dei pagamenti europei", ha dichiarato Javier Perez, Presidente di MasterCard Europe.

Da rilevare invece che gli specialisti dei servizi interbancari, come ad esempio CartaSì, preferiscono non entrare nel merito della vicenda. Abbiamo ricevuto un "no comment", giustificato dal fatto che lavorano come intermediari fra le parti in causa.

I negozianti invece ci sono sembrati più positivi fornendoci anche qualche dato per comprendere la portata di questa novità. Ebbene, i contratti per Bancomat e carte di credito come si può immaginare sono negoziabili con le società eroganti e le banche, ma nell'ambito di piccole attività rientrano in soglie parametrabili.

Alcuni esercenti sui pagamenti Bancomat hanno commissioni tra lo 0,5% e il 2%. A queste però bisogna aggiungere il canone mensile del servizio e in alcuni casi il costo di ogni singola chiamata del POS alla centrale degli operatori. Diversa invece la situazione per le carte di credito. Qualcuno paga l'1% altri arrivano al 3%. Uno dei più grandi negozi online italiani, ad esempio, ha voluto confidarci che sulle carte è costretta a commissioni comprese tra lo 0,8% e il 2,5%.

Insomma, conta il potere di contrattazione dell'esercente ma le soglie sono comunque alte. Ecco spiegato quel punto percentuale di PIL europeo regalato agli operatori di credito. Fosse l'unico...

Ben venga la nuova normativa UE. Peccato per l'introduzione rallentata.