Un paese sconosciuto si sta arricchendo grazie all'AI, per una ragione improbabile

La piccola isola di Anguilla sta letteralmente facendo una fortuna grazie alle intelligenze artificiali ma non per i motivi che pensate.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il piccolo territorio britannico di Anguilla, nei Caraibi, sta vivendo un notevole aumento delle entrate, grazie al suo dominio web, di primo livello, ".ai". Secondo quanto riportato da Bloomberg, in un articolo pubblicato di recente, Anguilla potrebbe registrare entrate fino a 30 milioni di dollari quest'anno grazie a questo dominio web ,mostrandoci un csao analogo a quello che successe, decadi fa, con il dominio ".mu" originario delle Mauritius, divenuto famoso in ambito musicale grazie al sito web ufficiale dei Muse.

Questo successo è il risultato di un crescente interesse nell'intelligenza artificiale, che ha reso il dominio ".ai" del paese, particolarmente attraente per le aziende tecnologiche. Un aumento delle entrate del genere è una vera e propria boccata d'aria fresca per l'economia di Anguilla, che dipendendo principalmente dal turismo, è stata pesantemente colpita dalla pandemia nel corso degli ultimi anni.

Le cifre potrebbero non sembrare impressionanti, se confrontate con le enormi somme di denaro coinvolte nell'ambito dell'intelligenza artificiale, ma bisogna considerare il peculiare contesto di questo business. Anguilla ha una superficie totale di sole 35 miglia quadrate e una popolazione di circa 15.753 abitanti. Pertanto, questi 30 milioni di dollari, rappresentano una significativa iniezione di risorse per questo piccolo territorio. La dinamica che sta alimentando questo aumento delle entrate è la crescente richiesta di nomi di dominio ".ai", con registratori come GoDaddy, che devono pagare ad Anguilla una quota fissa di 140 dollari per una registrazione di due anni. Ovviamente, a causa dell'incremento della domanda, i prezzi stanno salendo.

Bloomberg sottolinea, inoltre, che nel 2021 Anguilla ha ottenuto solo 7,4 milioni di dollari dalle registrazioni dei domini ".ai". Tuttavia, la situazione è cambiata drasticamente con il rilascio di ChatGPT di OpenAI lo scorso anno. L'uscita di questa avanzata tecnologia ha scatenato un'ondata di interesse, speculazioni e investimenti nell'ambito delle intelligenze artificiali. Vince Cate, responsabile del dominio ".ai" per Anguilla da diversi decenni, ha dichiarato a Bloomberg che le registrazioni ".ai" sono praticamente raddoppiate nell'ultimo anno, sostenendo che dalo scorso 30 novembre, le cose sono parecchio nella loro isola.

Anguilla gestisce il dominio ".ai" dal 1995. Inizialmente, i nomi di dominio di primo livello con codice di paese (ccTLD) sono stati creati nel 1985 per dare alle nazioni una presenza distintiva su Internet. Erano spesso utilizzati per siti web focalizzati su quei paesi o sulla loro popolazione. Nel corso del tempo, alcuni di questi ccTLD, come .tv per Tuvalu o, per l'appunto, il .mu di cui vi abbiamo accennato in apertura, hanno assunto significati più ampi e diversificati, specialmente quando le loro abbreviazioni coincidono con acronimi rilevanti, come AI per "intelligenza artificiale" nel caso di ".ai".

Questo ha portato molte startup di alto profilo nel campo dell'IA, come Stability.ai e Character.ai, a optare per nomi di dominio che terminano in ".ai", contribuendo notevolmente al flusso di entrate inaspettato dell'isola.

Nonostante alcuni esperti prevedano una possibile diminuzione della febbre dell'IA e, di conseguenza, del mercato dei domini ".ai", l'impatto positivo sull'economia di Anguilla è già considerevole. Le entrate dalle registrazioni dei domini ".ai" costituiscono una percentuale significativa del prodotto interno lordo del territorio, che nel 2021 si è attestato a 300 milioni di dollari. Questo caso di successo dimostra come anche un piccolo territorio dei Caraibi possa trarre vantaggio da un'esplosione tecnologica globale, aprendo nuove opportunità economiche grazie a un dominio fortunato.