Una stampante 3D portatile per sostituire bende e cerotti

Un inchiostro per la stampa 3D, contenente proteine immunitarie, riempie e cura le ferite, accelerando la guarigione e riducendo le cicatrici, offrendo un'alternativa sicura alle bende tradizionali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un nuovo studio, pubblicato su ACS Applied Materials & Interfaces, descrive un inchiostro usato per medicare le ferite, che che può essere applicato ai tagli con una penna per la stampa 3D. Idealmente, il prodotto finito potrebbe sostituire bende e cerotti una volta per tutte.

A prima vista ricordano delle penne per la stampa 3D che andavano di moda qualche anno fa, e probabilmente la tecnologia è molto simile se non la stessa.

Il team ha sviluppato un sistema chiamato PAINT, o "inchiostro bioattivo portatile per la guarigione dei tessuti", utilizzando le EV (extracellular vesicles, vescicole extracellulari) secrete dai macrofagi combinate con alginato di sodio. Ne risulta un "inchiostro" che si applica alle ferite tramite una penna per la stampa 3D.

Quando l'inchiostro viene applicato su un taglio, riempie la ferita e fornisce un ambiente ideale per la guarigione. Le vescicole del sistema immunitario presenti nell'inchiostro rilasciano poi proteine che aiutano a promuovere la crescita di nuovo tessuto e la formazione di vasi sanguigni.

I topi trattati con l'inchiostro sono guariti molto più velocemente di quelli non trattati, e presentavano inoltre meno cicatrici. I ricercatori ritengono che l'inchiostro potrebbe essere utilizzato per trattare una serie di ferite, tra cui tagli, graffi e ustioni. L'inchiostro è inoltre atossico e biodegradabile, quindi è sicuro per l'uso sull'uomo.

Non è proprio una rivoluzione, visto che a ben guardare di gel e pomate ne abbiamo già oggi. Ma il sistema di applicazione, tramite stampa 3D potrebbe effettivamente rappresentare una svolta. E magari è la volta buona che smetto di comprare cerotti che poi finiscono in fondo a un cassetto per sempre.