Ammetto di essere affascinato dalla possibilità che nelle zone più remote dello spazio esistano copie della Terra, che il nostro universo sia una tra le numerose bolle in un cosmo in espansione, o che viviamo in una delle molte brane che formano un gigantesco filone di pane cosmico.
L'idea del multiverso mi ha sempre affascinato, non solo per le molte serie TV che la propongono come ad esempio FlashForward, ma anche e soprattutto per il fatto che - se fosse vera - significherebbe che non siamo soli, che la realtà sarebbe smisuratamente più vasta di quanto possiamo immaginare, e che sarebbe sviluppata in uno spazio che non siamo in grado nemmeno di vedere.
Ecco perché ho deciso di proporvi "La realtà nascosta. Universi paralleli e leggi profonde del cosmo" di Brian Greene, un libro che vale la pena leggere se vi interessa l'argomento, perché rispetto ad altri non presenta una sola teoria, ma molte, spaziando dalla teoria inflazionaria a quella delle stringhe, passando per il principio olografico.
L'approccio di Brian Greene mi piace sempre molto perché la sua prosa riflette il suo carattere allegro e spiritoso, quindi anche se questo libro ha 400 pagine vi garantisco che non annoia mai, anzi, ogni tanto lo riprendo in mano per andarmi a leggere qualche passaggio quando devo scrivere qualche notizia.
Prima di tutto la struttura è ben fatta: gli argomenti sono divisi in capitoli, le nozioni che servono per capire sono snocciolate nel momento in cui servono e il livello di difficoltà è progressivo. Gran parte del libro è accessibile anche a chi è a digiuno di fisica, solo alcune parti hanno uno sviluppo più approfondito degli argomenti, che potrebbe mettere in difficoltà alcuni lettori. Ed è qui che entra in gioco la genialità di uno scienziato con una grande esperienza sia come autore sia come divulgatore, che è stato capace di creare un doppio percorso di lettura in grado di soddisfare tutti.
In tutto il libro Greene fa un evidente sforzo per farsi capire da tutti, usando metafore, esempi concreti e ogni mezzo a sua disposizione per semplificare un argomento complesso. Il risultato è eccellente perché il meno esperto si sente gratificato dalla comprensione della maggior parte del testo, mente l'esperto trova pane per i suoi denti. Come sottolinea l'autore, le parti più complesse sono precedute da "un breve sommario" che permette ai lettori meno esperti di saltare al capitolo successivo "senza perdita di continuità". Geniale.
Il secondo punto che ho apprezzato è che Greene non cerca di vendere nulla al lettore, a parte una sana dose di Scienza: non parte dal presupposto che il multiverso esista e che dobbiamo crederci per forza, ma piuttosto mette insieme tutti i "pezzi" che durante gli studi di meccanica quantistica hanno portato – per lo più involontariamente – all'ipotesi di un multiverso.
In ultimo, grazie a questo libro ho scoperto che gli scienziati possono avere più fantasia e creatività degli scrittori, e porsi domande degne dei più arguti filosofi. Leggere questo libro amplia l'orizzonte e mette di fronte a prospettive ben diverse e più interessanti di quelle che abbiamo, per questo vi invito a lasciarvi trascinare da Greene. E alla fine mi piacerebbe conoscere la vostra risposta a quella che è forse una delle domande più enigmatiche del libro:
"Il punto è che facciamo ricorso a una schiera di universi paralleli, di mondi che forse non siamo (né potremo mai essere) in grado di visitare, vedere, valutare o influenzare, per riuscire a comprendere le osservazioni realizzate qui, in questo universo. Tutto ciò solleva una domanda fondamentale: questa è scienza?"
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| La realtà nascosta. Universi paralleli e leggi profonde del cosmo | ||
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