Wikipedia, donazioni: allarme soldi sprecati e corruzione

Un'esponente di Wikimedia Foundation lancia l'allarme su sprechi e corruzione nella gestione dei fondi.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il denaro donato a Wikipedia si potrebbe spendere meglio, ma in buona parte si perde in una struttura fin troppo burocratizzata e forse vulnerabile alla corruzione. Questa è la sostanza del commento pubblicato da Sue Gardner, direttrice esecutiva di Wikimedia Foundation, insieme al primo rapporto annuale sulle attività del comitato che gestisce i fondi.

"Mi chiedo se non sarebbe più sensato per il movimento concentrare una maggiore percentuale di spese sul finanziamento diretto per le persone che lavorano ai progetti", ha scritto Gardner nel primo rapporto annuale. Insomma, meno burocrazia, meno amministrazione spiccia, e più riconoscimento a chi scrive i contenuti.

Prima di tutto la direttrice si dice soddisfatta dei risultati, che nel primo anno di attività hanno "superato abbondantemente le mie aspettative". Il comitato (FDC, Funds Dissemination Committee) è infatti un tentativo di aumentare la trasparenza nella gestione economica di Wikimedia, e da questo punto di vista i primi risultati sono incoraggianti.

Questo primo anno di attività tuttavia ha fatto emergere anche diversi problemi da risolvere. Prima di tutto, troppo denaro va agli uffici che gestiscono Wikipedia per i vari paesi. "Il valore dei progetti Wikimedia viene creato soprattutto dai singoli redattori: individui che creano valore per i lettori, i quali poi donano denaro al movimento", scrive Gardner.

"Oggi abbiamo oltre 40 organizzazioni Wikimedia, 12 delle quali hanno ricevuto fondi tramite FDC l'anno scorso. Dei 5,65 milioni di dollari distribuiti dalla WMF (Wikimedia Foundation) l'anno scorso, l'89% sono andati a entità affiliate […]. Non sono sicura che il valore creato da queste entità del movimento ne giustifichi i costi", aggiunge la direttrice esecutiva nel suo commento.

Sembra poi che la direttrice sia preoccupata di come possibili conflitti d'interesse possano alterare il buon funzionamento, perché il comitato è "dominato da cacciatori di fondi, e com'è attualmente non offre protezione adeguata contro log-rolling (scambio di favori), self-dealing e altre pratiche corrotte. Speravo che questo rischio sarebbe stato attenuato dalla presenza nell'FDC di membri indipendenti", ma evidentemente non è ancora così.

Wikimedia poi si sta "istituzionalizzando"; sta cioè assumendo la struttura di una grande azienda burocratizzata, con tutti gli sprechi e i possibili abusi che ne possono conseguire. "Dobbiamo domandarci se i benefici valgano i costi", insiste Gardner, riferendosi in particolare alla gestione dei piccoli gruppi che rappresentano nazionalmente la fondazione.

Insomma "alti costi e risultati poco chiari", così si riassume l'allarme lanciato da Sue Gardner, al quale speriamo Wikimedia vorrà rispondere il più in fretta possibile. Perché se dovesse diffondersi l'idea che il denaro dotano a Wikipedia finisca sprecato come afferma The Register, allora crollerebbe tutto.

Ben venga quindi lo sforzo di Sue Gardner, che è una dichiarazione di amore per la trasparenza e per Wikimedia. Speriamo che i suoi colleghi si mostrino altrettanto ammirabili nelle intenzioni come nelle azioni. Sì perché la fiducia è importante per tutti, ma per Wikipedia è proprio l'unico valore da difendere a ogni costo. Perché se la gente smette di crederci, smetterà anche di aprire il portafogli.

Abbiamo contattato Wikimedia Italia per ottenere un commento, e la loro risposta è contenuta in questo articolo.