YouTube mette i troll alla gogna e salva i commenti

Il nuovo filtro per i commenti tenta di arginare il problema di insulti, volgarità e altro.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

YouTube non sarà più il paradiso dei troll, perché Google ha deciso di mettere mano ai commenti e rendere meno visibile la massa di insulti, razzismo, sessismo e attentati alla grammatica che sfregia il popolare sito per la condivisione di video.

I commenti saranno mostrati in base alla rilevanza, mentre oggi appaiono prima quelli più recenti. Per definire quali sono quelli da premiare l'azienda californiana userà Google+. Questo tra l'altro dovrebbe aggiungere un piccolo ulteriore filtro – molti utenti sono presenti sul social network con la propria identità, e forse ci penseranno due volte prima di scrivere assurdità. Forse.

"Non ci credo che mi stanno filtrando, mi viene da piangere"

L'idea è quindi di rendere visibili le "discussioni positive" e di nascondere quelle negative, come ha spiegato Nundu Janakiram (Product Manager, Google) a The Verge. E chiunque usi abitualmente YouTube avrà vissuto il problema in prima persona: i video più popolari hanno migliaia di commenti, ma è impossibile trovare qualcosa d'interessante nel mare di robaccia.

Prossimamente invece ognuno di noi potrà vedere i commenti più interessanti grazie a filtri che sfruttano l'account Google+ e le relative cerchie di contatti. Le discussioni inoltre saranno organizzate in modo simile ai messaggi di posta dentro Gmail, per una lettura più semplice. Resta comunque disponibile il tasto per visualizzare tutti i commenti, per chi proprio vuole farsi del male o per chi vuole sfuggire alla "bolla dei filtri".

"Ciò che stiamo cercando di fare è far emergere le conversazioni pregnanti per i singoli utenti", spiega Janakiram. Quindi la novità vale per chi accede a YouTube con un account Google registrato – e con abbastanza attività registrata da creare un filtro funzionante.

Per chi gestisce i canali più grandi si tratta di una vera e propria rivoluzione. Sì, perché se sul canale YouTube di Tom's Hardware Italia il problema è quasi assente (anche per il tipo di video), in altri casi i troll sono un problema talmente serio che servono più persone solo per moderare i commenti ed evitare che la discussione sprofondi.

Qualcuno, fa notare Casey Newton di The Verge, potrebbe prendere male l'idea di collegare l'account Google+ e la propria identità a YouTube. L'azienda magari rischia di perdere qualche utente, ma probabilmente si tratta di personaggi di cui non sentiremo la mancanza. Di contro, la possibilità di postare i commenti anche su Google+ dovrebbe aiutare il social network a crescere ulteriormente, per confrontarsi meglio con Facebook.

"Le uniche persone che saranno davvero infastidite dal nuovo sistema, nel tempo, saranno quelle che stanno abusando di quello attuale", ha commentato Jordan Mardon del popolare canale Captain Sparklez.