Congo in isolamento: fortniture di cobalto per le auto elettriche a rischio

Il cobalto è uno degli ingredienti più importanti per le batterie delle auto elettriche: il maggior fornitore ora è in blocco per il Coronavirus.

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a cura di Simone Lelli

Una delle cose che l'industria delle auto elettriche sta cercando di fare da molto tempo è ridurre l'utilizzo di cobalto, uno dei materiali che insieme a litio e nickel diventa ingrediente principale per le batterie delle auto. Questa mossa ora potrebbe diventare necessaria, in quanto il Congo, uno dei maggiori esportatori di cobalto, sarà in isolamento per 48 ore a causa del Coronavirus.

Tutto è iniziato con il contagio di due persone, che sono risultate positive al test e che hanno richiesto queste misure drastiche per evitare ulteriori contagi. Da oggi, il Congo permetterà di viaggiare solo a militari, polizia, staff sanitario e civili autorizzati: il resto rimarrà fermo fino a ulteriore comunicazione, in arrivo tra due giorni.

Il Congo ad oggi esporta il 60% del cobalto necessario al mondo intero, e questo blocco non aiuterà le industrie che lo utilizzano. Intanto aziende come General Motors già sono a lavoro per cercare soluzioni alternative: hanno infatti rivelato la nuova batteria, denominata NCMA. Essa sarà formata da nickel, cobalto, manganese e alluminio: quest'ultimo ingrediente sarà quello che permetterà un taglio sul cobalto del 70%, diminuendo la necessità quindi del tanto "prezioso" metallo.

Anche Tesla passerà a una batteria simile, iniziando proprio dalla Cina (ma non è detto che, visto il blocco del Congo, il processo possa essere esportato anche nel resto del mondo).