Ducati Multistrada D-Air protegge il pilota con l'airbag

Ducati Multistrada D-Air monta di serie il sistema di controllo wireless per gli airbag Dainese. A maggio inizierà la vendita.

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a cura di Dario D'Elia

Ducati Multistrada D-Air è la prima motocicletta al mondo con sistema wireless integrato che la gestione della giacca Dainese dotata di airbag. Sulla carta sembra una questione complicata, ma non è così.

Dainese da qualche anno ha deciso di sviluppare sistemi airbag per le giacche da turismo e le tute di chi corre in pista. Lo sbarco sul mercato è già avvenuto da tempo ma i contatori sul sito ufficiale dell'azienda vicentina confermano che le vendite sono risicate: il modello racing è a quota 197 unità mentre quello stradale a 14.

Ducati

Il problema non è la sicurezza – siamo di fronte all'eccellenza – bensì il prezzo. Si supera abbondantemente il migliaio di euro perché bisogna calcolare sia il capo di abbigliamento che la centralina da montare sulla motocicletta. Ecco spiegata (probabilmente) la decisione di accordarsi con Ducati per un versione della Multistrada già predisposta e co pacchetto completo, probabilmente più conveniente. Ducati Multistrada D-Air comunque sarà presentata il 15 aprile, mentre la disponibilità è fissata per maggio.

Entrando nel vivo della tecnologia, Ducati ci tiene a puntualizzate alcuni dettagli. "Combinando la grande esperienza di Ducati e di Dainese, è stato sviluppato un sistema di sicurezza passivo che, grazie a sensori e ad un'elettronica integrati nel veicolo, ha una comprensione costante della situazione dinamica e si attiva esclusivamente in una reale condizione di incidente. Il sistema Multistrada D-Air esegue l'analisi dei dati e l'apertura dell'airbag della giacca sia del pilota che del passeggero in appena 45 millisecondi, riducendo considerevolmente il rischio di lesioni".

Ducati Multistrada D-Air

In sintesi il sistema è composto da una centralina che viene collegata all'elettronica ABS monitorando di fatto eventuali interventi relazionati alla perdita di aderenza. Un'altra unità intelligente è nascosta nella giacca e dotata a sua volta di sensori accelerometro, giroscopio e GPS che controllano i parametri dinamici rilevanti a frequenza elevatissima. Il dialogo costante fra le due unità fa in modo che tutta la dinamica pilota-motocicletta sia costantemente sotto osservazione. Un qualsiasi scompenso che non rientri nella norma fa scattare l'airbag.

È evidente che per "scompenso" si intende una forte decelerazione oppure accelerazione e tanti altri parametri. Resta il fatto che alla fine gli airbag riescono a ridurre la forza trasmessa al corpo notevolmente di più rispetto ai migliori protettori certificati presenti sul mercato. Il D-Air Racing (delle tute) protegge spalle, clavicole e limita il movimento della testa rispetto al collo: fa meglio dell'85% rispetto alle protezioni certificate EN 1621.1. Il D-Air Street (delle giacche) protegge schiena, clavicole e torace: fa meglio del 72% rispetto alle protezioni certificate EN 1621.2.

Senza entrare troppo in dettagli tecnici è bene sapere che l'EN 1621.1 è l'attuale certificazione europea di base. Il test consiste in 9 impatti da 50 J che dovrebbero ottenere dalle protezioni una forza residua massima di 35 kN e un forza residua massima per singolo impatto di 50 kN. L'EN 1621.2 prevede invece una forza residua massima di 18 kN e un forza residua massima per singolo impatto di 24 kN per la classe 1, e rispettivamente 9 kN e 12 kN per la classe 2.

Il sistema D-Air promette una forza residua media di 3 kN. Un record.