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Emissioni CO2: l'Europa deve accelerare su flotte e colonnine

Secondo Eurelectric le colonnine di ricarica veloce devono aumentare di 13 volte mentre per i parchi auto aziendali, pubblici e privati, servono 80 miliardi di euro di investimenti entro il 2030.

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Avatar di Valentina Acri

a cura di Valentina Acri

Pubblicato il 15/02/2021 alle 17:00

La riduzione delle emissioni di carbonio sembra ormai essere un obiettivo indispensabile da raggiungere. A tal proposito l’Unione Europea dovrebbe accelerare la transizione energetica giungendo ad un aumento di ben 50 volte il numero di auto elettriche entro i prossimi 10 anni.

Sembra essere questo il risultato dello studio condotto da Eurelectric e Ernst&Young che punta l'attenzione ai parchi veicoli delle amministrazioni pubbliche e delle aziende private. Non a caso, grazie al rapporto congiunto denominato “Accelerating fleet electrification in Europe” recentemente pubblicato, sono state effettuate alcune stime arrivando ad una precisa conclusione. É emerso che per procedere sulla via dell’elettrificazione delle quattro ruote servirebbero almeno 80 miliardi di euro, di cui 20 da destinare alle infrastrutture pubbliche di ricarica, fondamentali per accelerare la transizione, e 60 miliardi da stanziare per l’ottimizzazione dei punti di ricarica privati.

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La mossa fondamentale da parte di Bruxelles sarebbe dunque quella di potenziare la corsa alla mobilità elettrica al fine di evitare di mancare agli ambiziosi obiettivi climatici promossi dal cosiddetto Green Deal, che pone l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. Sono molti pertanto gli aspetti su cui è necessario lavorare, a partire dai punti di ricarica, che devono essere moltiplicati di ben 13 volte entro il 2030. Non a caso, secondo i dati raccolti attualmente, in tutto il continente, ce ne sono circa 213.000, con solamente il 14% che permette di effettuare una ricarica veloce. Non meno l'attenzione che andrebbe posta sulle stesse infrastrutture, in modo da stimolare la creazione di un mercato di veicoli elettrici usati da poter affiancare alle nuove vetture che stanno pian piano ampliando le flotte di ogni brand.

L'elettrificazione delle flotte automobilistiche può essere un vero punto di svolta perché porta con sé una riduzione tangibile del total cost of ownership. In più, contribuendo alla riduzione delle emissioni nell’aria, porta benefici per tutti i cittadini, ha dichiarato Kristian Ruby, segretario generale di Eurelectric.

A tal proposito e per incentivare l’elettrificazione delle varie flotte, i diversi governi dovranno intervenire con apposite norme e regolamenti sempre più rigorosi, congiuntamente a schemi di tassazione vantaggiosi. Allo stesso tempo l’Unione Europea dovrà imporre alle varie case automobilistiche alcuni requisiti obbligatori per la vendita di veicoli a emissioni zero, favorendo cosi il passaggio alla mobilità green.

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Non a caso, in Europa le flotte di veicoli di società private ed autorità pubbliche sono costituite da 63 milioni di automobili, furgoni, autobus e camion. Stando a quanto sottolineato nel report, nonostante rappresentino solo una piccola parte ottimizzare questo segmento risulta cruciale per poter procedere con la decarbonizzazione dei trasporti.

Grazie agli incentivi pubblici e agli sconti applicati alle vendite all’ingrosso, infatti, le flotte dei corrieri sembrano attestarsi tra i principali protagonisti dell’elettrificazione insieme al parco auto, anch’esso principale candidato per l’elettrificazione per diversi motivi, tra cui la prevedibilità dei loro percorsi, che può cosi facilitare l’installazione di nuove infrastrutture di ricarica nei luoghi chiave. Sono oltre 300, infatti, le città che hanno provveduto all'introduzione di zone a basse e a zero emissioni, spingendo le differenti società di consegna dell'ultimo miglio e di logistica ad elettrificare la propria flotta.

Dunque, se l’UE vuole rispettare la tabella di marcia della decarbonizzazione, con l’obiettivo di abbattere di almeno il 55% le emissioni di CO2 rispetto ai livello del 1990, dovrà vedere circolare sulle strade delle diverse città circa 30 milioni di nuovi veicoli a emissioni zero in un solo decennio, e per raggiungere tale obiettivo si dovrà inevitabilmente partire dalle flotte. Nel dettaglio, facendo riferimento ai dati raccolti, tra auto aziendali, corrieri e mezzi pubblici in Europa circolano ben 63 milioni di veicoli di cui solamente 420.000 sono elettrici. rappresentando pertanto il dato minimo pari al 20% dell’intero parco circolante.

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