Ferrari: le elettriche non ci uccideranno

Ferrari si aspetta che i veicoli elettrici eguaglino i margini di profitto dei motori tradizionali, facendo leva sul suo marchio e sulla sua fedele base di clienti. Gli investimenti in ricerca e sviluppo e il prossimo SUV Purosangue posizionano l'azienda in modo unico. Il successo potrebbe avere un impatto sul settore e aumentare la concorrenza, a vantaggio dei consumatori.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ferrari si aspetta che le elettriche producano gli stessi margini dei motori termici, e che in sostanza il passaggio agli EV non sarà un problema per i conti dell’azienda. L’affermazione del CEO Benedetto Vigna è audace, considerato i costi che il Cavallino Rampante sta affrontando per realizzare il nuovo stabilimento dedicato alle elettriche. Tuttavia, Ferrari si trova in una posizione unica per raggiungere questo obiettivo.

L'azienda dispone di un marchio forte e di una base di clienti fedeli, che le consentiranno di praticare prezzi elevati per i suoi EV. Inoltre, l’azienda sta investendo molto in ricerca e sviluppo, per arrivare a produrre supercar elettriche ad alte prestazioni ed efficienti. Il primo sarà la Purosangue: atteso per il 2025, il SUV elettrico ha già raccolto moltissime prenotazioni.

L'anno scorso, la casa di Maranello ha dichiarato che adotterà un approccio triplo nello sviluppo di nuovi veicoli, con auto elettriche e ibride che dovrebbero costituire una parte crescente della sua gamma entro la fine del decennio: 40 per cento EV, 40 per cento ibridi e 20 per cento ICE.

Allo stesso tempo, tuttavia, in passato alcuni analisti hanno espresso dubbi sulle azioni intraprese da Ferrari con l’elettrificazione. L’azienda starebbe accumulando un ritardo eccessivo, con costi destinati a crescere. Uno scenario che Vigna ha smentito, ovviamente, ma d’altra parte nel suo ruolo non poteva fare diversamente.

Vale la pena ricordare che il dirigente viene da STMicroelectronics, un colosso globale dei semiconduttori, e ha sicuramente le carte in regole per guidare la transizione di un marchio storico e ad alta marginalità come Ferrari.

Se Ferrari e altre case automobilistiche di lusso riusciranno a raggiungere i loro obiettivi, ciò potrebbe avere un impatto significativo sull'industria automobilistica. Potrebbe portare a una maggiore concorrenza nel mercato dei BEV, a tutto vantaggio dei consumatori.