Francesi sempre più nazionalisti con incentivi che penalizzano le cinesi

La Francia si prepara a contrastare l'avanzata cinese, con incentivi mirati al mercato europeo.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il mercato delle auto elettriche cinesi è in procinto di conquistare l'attenzione globale, sempre più paesi stanno prendendo in considerazione una serie di incentivi per le automobili con una filosofia più protezionistica o nazionalista, al fine di preservare la produzione interna. Un esempio di questo approccio è dato dai nuovi incentivi che verranno introdotti in Francia, i quali mirano a "penalizzare" le auto cinesi.

Secondo le anticipazioni, il governo guidato da Emmanuel Macron intende incoraggiare gli automobilisti francesi a scegliere modelli a basse emissioni, offrendo incentivi finanziari. Tuttavia, a partire dal primo gennaio 2024, l'assegnazione di tali incentivi non sarà basata esclusivamente sulle emissioni, ma terrà conto anche delle emissioni durante l'intero ciclo di vita del veicolo.

La nuova legge prevede infatti che ogni nuova auto elettrica venduta in Francia sarà valutata in base a sei criteri, tra cui l'impatto ambientale dei materiali utilizzati, il processo di lavorazione e assemblaggio, e l'intera catena di produzione delle batterie, nonché il trasporto dei veicoli finiti fino ai confini francesi. Al termine di questo processo di valutazione, a ciascun veicolo verrà assegnato un punteggio da 0 a 100, e solo le auto con un punteggio di almeno 60 potranno beneficiare dell'eco-bonus.

Secondo quanto emerso, ad oggi, una batteria prodotta in Cina inquinerebbe fino a 3 volte in più rispetto ad una costruita in Francia, mentre una compatta cinese emetterebbe il 45% in più di CO2 rispetto a un'auto prodotta in Francia. Se questi valori dovessero venir confermati, non è difficile pensare quale sia la strategia del governo e a quale situazione potremmo andare incontro sul lungo periodo.

Non è da escludere, infatti, che come avvenuto negli Stati Uniti potrebbero apparire fabbriche cinesi anche all'interno dell'Europa per sopperire a questa situazione. Va precisato, tuttavia, che non tutte le auto saranno trattate nello stesso modo e veranno presi in considerazione numerosi aspetti oltre a quelli sopracitati. Insomma, la questione di fa sempre più spinosa e siamo certi che nei prossimi mesi ci saranno sviluppi importanti.