Il piano espansionistico di Tesla sta finalmente prendendo forma, e dopo l’apertura della Gigafactory Berlino Tesla ha annunciato l’intenzione di portare in Europa la beta del suo software di guida assistita Full Self-Driving.
L’inaugurazione della Gigafactory Berlino gioca un ruolo fondamentale in questa decisione: da quelle mura, Elon Musk spera di far uscire 500.000 unità di Tesla Model Y all’anno, ed è proprio l’aumento di Tesla sul mercato europeo che rende così interessante la prospettiva di avere Tesla Full Self-Driving nel vecchio continente.
Oggi il sistema di guida assistita di Tesla ha raggiunto un buon livello di maturità e potrebbe giovare molto dall’introduzione sul continente europeo, dove la viabilità è diversa e un po’ più complicata rispetto a quella statunitense: Tesla dovrà fare i conti con i regolatori dell’Unione Europea che dovranno verificare che il software rientri nelle varie normative previste, molto diverse da quelle incontrate negli Stati Uniti o in Canada, dove Tesla ha di recente rilasciato il suo software.
La speranza di Elon Musk è quella di portare la beta di Full Self-Driving in Europa entro la fine del 2022: conoscendo i tempi della burocrazia, è possibile che i 9 mesi rimasti nel 2022 non siano sufficienti per l’approvazione di un software potenzialmente così pericoloso – ma se e quando Tesla riuscirà a farsi approvare l’utilizzo di FSD sarà un momento di svolta importantissimo per la compagnia. Aumentando il numero di utenti che utilizzano FSD aumenta anche la velocità con cui il software viene migliorato e raffinato.
Per accedere al programma beta che permette di testare Full Self-Driving, oggi arrivato alla versione 10.11, è necessario avere un Safety Score quasi perfetto; si tratta del punteggio che l’auto dà al proprio pilota in base a come si comporta alla guida. Il gettito di nuove Tesla Model Y sul mercato europeo sarà senza dubbio un fattore trainante per Tesla, che lavorerà duramente per farsi approvare Full Self-Driving dai regolatori europei.