Guida assistita, i test Euro NCAP bacchettano il marketing

I primi test sulle funzioni di guida assistita danno risultati prevedibili, ma preoccupa la percezione del pubblico nei confronti della guida assistita.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le auto a guida "autonoma" renderanno le strade più sicure in futuro, ma per ora rappresentano una potenziale minaccia, e la colpa è di chi sceglie i nomi e fa le pubblicità. A dirlo è una ricerca di Euro NCAP, l'ente europeo che si occupa di valutare la sicurezza dei veicoli con un giudizio che va da uno a cinque stelle.

I test sono i primi svolti specificamente sulle funzioni di guida assistita presenti sulle auto vendute oggi, e i risultati delle prove di per sé offrono indicazioni interessanti secondo i vari modelli. Ancora più determinante, tuttavia, è l'esito del sondaggio: "oltre il 70% dei guidatori crede che sia possibile comprare oggi un'auto che si guida da sola".

Non è così, perché i sistemi esistenti sono fatti per assistere il guidatore, non per sostituirlo. E il fatto che così tante persone credano il contrario può portare a una guida imprudente, con i rischi che ne conseguono. "I risultati del sondaggio sono in netto contrasto con le attuali capacità di questi sistemi ed evidenziano la significativa confusione che esiste tra i consumatori riguardo la realtà fattuale della guida automatizzata o autonoma".

Il comunicato stampa ricorda in particolare che "non esiste auto sul mercato odierno che offra totale automazione o autonomia", e questa non andrebbe confusa con l'assistenza. Il Segretario Generale di Euro NCAP, sottolinea che "le auto, persino quelle con funzioni avanzate, hanno bisogno di un conduttore costantemente vigile e attento".

I test hanno preso in considerazione in particolare tre funzioni: il cruise control adattivo (Adaptive Cruise Control), il Lane Centering (per tenere l'auto in corsia) e il "taglio", cioè uno scenario in cui si presenta un ostacolo all'improvviso congiuntamente al cambio di corsia dell'auto che precede. Quest'ultimo scenario si declina in due varianti: cut-in e cut-out. Tutti scenari, quindi, che prendono in considerazione la guida in autostrada - quella in cui è più probabile che si usino sistemi di assistenza.

Come si comportano le auto a guida autonoma in questi contesti? Piuttosto bene, anche se tra un modello e l'altro ci sono differenze anche notevoli nel comportamento del veicolo. Nel test AAC, Euro NCAP sostiene che la Tesla Model S è la più pericolosa, proprio perché propone un sistema di guida che limita al minimo il controllo umano. Si parla infatti di un rischio correlato all'eccessiva confidenza, seppure il sistema di frenata si sia sempre comportato bene.

Lo stesso giudizio su Tesla Model S, il rischio dovuto alla troppa confidenza, si rileva anche nel mantenimento di corsia. In questo caso il test prevede un piccolo ostacolo, un cono segnaletico, sulla traiettoria dell'auto in un contesto autostradale. "Tutte le auto testate hanno permesso al conduttore di sterzare in modo cooperativo e di gestire la situazione, eccetto la Tesla. Il sistema Tesla non permette al conduttore di deviare dal percorso in centro alla corsia, e si disattiva quando il guidatore sterza". In altre parole, la Tesla è giudicata negativamente perché il suo sistema non prevede cooperazione tra uomo e macchina, preferendo un approccio "l'uno o l'altro".

Il terzo scenario, il taglio della traiettoria, è quello più impegnativo per la guida assistita - e molti gli incidenti che si sono registrati finora riguardano proprio questo specifico aspetto. Uno scenario in cui tutte le auto testate hanno mostrato problematiche anche serie. "Nessuno dei sistemi testati è stato in grado di aiutare e lo scontro è stato evitato solo se un guidatore attento frena o sterza per evitare l'ostacolo". In altre parole, in caso di vera emergenza sarà meglio avere gli occhi sulla strada e le mani sul volante, perché l'auto non potrà farci un bel niente.

Il problema non sta in ogni caso nelle prestazioni di questi sistemi, che sono ancora relativamente acerbi e tutto sommato sono utili. C'è piuttosto un rischio, anche alto, correlato alla percezione che i guidatori hanno della guida assistita, a cominciare dal fatto che in buona parte dei casi viene raccontata come "autonoma" o persino come "pilota automatico". Definizioni che comprensibilmente possono trarre in inganno qualcuno.

Se una comunicazione chiara è determinante per garantire la sicurezza della guida assistita, Euro NCAP individua in BMW e Tesla i due produttori peggiori del gruppo. Il marchio tedesco per uno spot della Serie 5 in cui il guidatore lascia il volante, facendo intendere che il veicolo può fare da solo. Tesla per "una quantità di video promozionali che suggeriscono l'autonomia del mezzo. Questo crea un'incoerenza tra le informazioni precise riportate sul manuale e quelle ingannevoli nel materiale di marketing".

"La prima serie di test sui sistemi di Guida Assistita dimostrano chiaramente che questi non sono né autonomi né a guida automatica, ma semplicemente offrono assistenza", si legge nella pagina dedicata a queste prove (dove si possono vedere anche i video dei singoli modelli).

Insomma, la cosa davvero preoccupante è che le case automobilistiche starebbero raccontando queste novità con troppa enfasi, spingendosi fino all'insidioso territorio della pubblicità ingannevole (questo il termine usato da Euro NCAP). E allo stesso tempo è preoccupante il fatto che i consumatori ci credano.

Ebbene, e c'era bisogno che ce lo dicesse Euro NCAP, che queste auto non guidano da sole? Il lettore accanito di Tom's Hardware e l'esperto di tecnologia forse non avevano bisogno di questo promemoria, ma stando al sondaggio per sette persone su dieci vale l'esatto contrario.