Il colosso tecnologico cinese Huawei si appresta a completare un mosaico automobilistico che in soli cinque anni ha ridefinito le regole del settore delle auto elettriche. Con l'imminente lancio del quinto marchio automobilistico della sua galassia, l'azienda di Shenzhen dimostra come la transizione dal mondo delle telecomunicazioni a quello della mobilità sostenibile possa avvenire con una strategia tanto audace quanto articolata. Il nuovo brand Shangjie, nato dalla partnership con il gruppo automobilistico nazionale SAIC, rappresenta l'ultimo tassello di un puzzle industriale che ha già conquistato diverse fasce di mercato.
Le prime indiscrezioni provenienti dalla stampa specializzata cinese delineano i contorni di un SUV dalle dimensioni medio-grandi, progettato specificamente per attrarre una clientela giovane attraverso un posizionamento di prezzo aggressivo. La fascia di costo prevista, compresa tra 150.000 e 200.000 yuan (equivalenti a circa 19.000-25.500 euro), colloca il veicolo in una zona di mercato strategica, dove l'accessibilità economica si sposa con l'innovazione tecnologica avanzata.
Dal punto di vista tecnico, il futuro modello Shangjie integrerà alcune delle soluzioni più sofisticate sviluppate dall'ecosistema Huawei. Tra le caratteristiche più innovative spicca il sistema Qiankun ADS, una tecnologia di guida assistita capace di operare in ambiente urbano senza necessità di mappatura preliminare. L'arsenale tecnologico si completa con assistenza vocale basata sull'intelligenza artificiale e un sistema di connettività che permette l'integrazione tra veicolo e abitazione.
La strategia produttiva del nuovo marchio abbraccia due filosofie distinte di mobilità elettrica. La versione completamente elettrica si baserà sulla piattaforma proprietaria "Giant Whale" di Huawei, dotata di sistema di ricarica rapida ad alta tensione da 800 volt. Parallelamente, verrà proposta una variante range extender, progettata per garantire un'autonomia superiore ai 1.000 chilometri, rispondendo così alle esigenze di chi necessita di percorrenze elevate senza compromessi.
Le foto-spia pubblicate dalla testata Car News China hanno catturato un prototipo camuffato dalle dimensioni imponenti: lunghezza stimata tra 4,8 e 4,9 metri e passo di circa 2,9 metri. Il veicolo immortalato presenta sorprendenti somiglianze con il Marvel RC7, modello precedentemente annunciato da SAIC, alimentando speculazioni sulla reale identità del futuro SUV Shangjie.
L'ingresso di Shangjie nel mercato rappresenta il completamento di una strategia di posizionamento che Huawei ha orchestrato attraverso l'alleanza HIMA (Harmony Intelligent Mobility Alliance). Ogni brand dell'ecosistema Huawei è stato concepito per intercettare specifiche nicchie di consumatori, creando un ventaglio di offerte che spazia dal segmento accessibile fino al lusso estremo.
Aito, il marchio sviluppato in collaborazione con Seres, ha conquistato il segmento dei SUV familiari di fascia alta con modelli come M5, M7 e M9, proposti in una forbice di prezzo tra 250.000 e 650.000 yuan. All'opposto dello spettro economico si posiziona Maextro, frutto della partnership con JAC Motors, che punta al segmento ultra-premium con veicoli dal costo superiore al milione di yuan, come la berlina di rappresentanza S800.
Il brand Luxeed, nato dalla collaborazione con Chery, ha scelto di corteggiare il pubblico giovane attraverso SUV e berline sportive dal design accattivante, con prezzi compresi tra 200.000 e 400.000 yuan. Il modello di punta S7 incarna perfettamente questa filosofia, bilanciando prestazioni e accessibilità. Completano il quadro dell'offerta Stelato, sviluppato insieme a BAIC per il segmento premium dedicato a professionisti e uomini d'affari, con modelli come la S9 che rappresentano l'eccellenza nella mobilità executive.
La strategia di segmentazione adottata da Huawei nel settore automobilistico riflette un approccio metodico alla conquista del mercato cinese delle auto elettriche. Ogni marchio non rappresenta semplicemente un prodotto diverso, ma incarna una filosofia specifica di mobilità, rivolgendosi a target demografici e socioeconomici ben definiti. Con l'arrivo di Shangjie, l'azienda punta a colmare l'ultimo gap rimasto scoperto: quello del segmento medio-accessibile orientato ai consumatori più giovani.
L'imminente debutto del quinto marchio automobilistico Huawei testimonia come l'azienda abbia saputo trasformare la propria expertise tecnologica in una presenza capillare nel mercato della mobilità elettrica. La sfida ora sarà dimostrare che questa proliferazione di brand non generi confusione tra i consumatori, ma rappresenti invece un'opportunità per offrire soluzioni personalizzate a ogni tipologia di automobilista cinese.