I nuovi incentivi auto sono quasi pronti, ecco come (forse) saranno

Il debutto potrebbe essere ormai imminente, con nuovi fondi per tutte le categorie.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Dopo un percorso di attesa e preparazione, finalmente il panorama degli incentivi auto per il 2024 si concretizza, portando freschezza nel settore automotive con un focus specifico sulle vetture a basso impatto ambientale, tra cui auto elettriche, ibride, nonché quelle termiche, a metano o Gpl. La cifra stanziata risulta significativa e promette di catalizzare l'interesse verso una mobilità più sostenibile, sia in termini ecologici sia economici.

Le novità riguardano il lancio di un pacchetto incentivi strutturato e variegato, destinato a vari segmenti di mercato, con l'intento di facilitare la transizione verso un parco auto più verde. Segnalato da Gianluigi Giannetti e formalmente istituito con un decreto Dpcm, questo pacchetto prevede una imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, segnando l’accessibilità ufficiale degli Ecobonus al pubblico. Fondi per un totale di 240 milioni di euro sono stati allocati per promuovere l'acquisto di veicoli nella fascia di emissioni di CO2 tra 0 e 20 g/km, area in cui ricadono principalmente le auto elettriche.

La nuova struttura sembra promettente, la speranza è che le risorse siano distribuite in base alle esigenze dei consumatori
La strategia incentiva accumula vantaggi economici per gli acquirenti di vetture nuove, con un prezzo massimo di 35.000 euro più Iva, offrendo un bonus di 6.000 euro, cifra che può aumentare di ulteriori 5.000 euro in caso di rottamazione di un veicolo vecchio da Euro 0 a Euro 2. La scala di incentivi varia inoltre al diminuire della classe Euro del veicolo sostituito, garantendo comunque un supporto consistente all'acquisto.

Un ulteriore intervento è rappresentato dai 150 milioni di euro destinati alle auto ibride plug-in, con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km. Questo segmento riceve un supporto per veicoli dal costo massimo di 45.000 euro più Iva, con un contributo di base di 4.000 euro, incrementabile in caso di rottamazione di veicoli di vecchia generazione.

Nel caso delle vetture ibride o di quelle a motore tradizionale, aventi emissioni tra 61 e 135 g/km e un prezzo massimo di 35.000 euro più Iva, è previsto un incentivo di partenza di 3.000 euro, con la possibilità di ricevere somme maggiori mediante la rottamazione di vecchi veicoli, in una logica di rinnovamento del parco auto nazionale orientato alla sostenibilità.

Interessante notare come il governo abbia previsto una maggiorazione degli incentivi per i nuclei familiari con un reddito Isee dichiarato inferiore a 30.000 euro, sottolineando un chiaro intento di facilitare l'accesso alle nuove tecnologie automotive a un pubblico più ampio possibile. Tale misura attesta la volontà di unire l’esigenza ecologica a quella sociale, agevolando il passaggio a veicoli meno inquinanti.

Presente anche un nuovo contributo dedicato all'installazione di impianti a Gpl o a metano su veicoli omologati in classi non inferiori a Euro 4. Con un incentivo di 400 euro per il Gpl e 800 euro per il metano, questa opzione si pone come un ulteriore stimolo all’adozione di soluzioni più rispettose dell’ambiente, anche nel contesto delle auto di vecchia generazione adeguatamente convertite.

La struttura di questo pacchetto incentivi mostra una complessa articolazione pensata per assistere e promuovere su vari fronti; questi interventi, si candidano a svolgere un ruolo chiave nella trasformazione del panorama automobilistico italiano, indirizzandolo decisamente verso orizzonti più verdi.

Quando arriveranno? Adolfo Urso, ministro delle Imprese, durante il Motor Valley Fest di Modena ha dichiarato che arriveranno nelle prossime settimane e in rete si vocifera entro l'inizio di giugno: non ci rimane che attendere!