Se negli ultimi anni abbiamo visto una crescita esponenziale dell'infrastruttura di ricarica per auto elettriche, lo stesso non si può dire per le stazioni di rifornimento di idrogeno, ancora una rarità: secondo un recente studio pubblicato da Information Trends sembra che di recente sia stata attivata la stazione di rifornimento di idrogeno numero 1000 al mondo.
Cina, Giappone, Corea del Sud e Germania sono le leader per diffusione delle stazioni di rifornimento di idrogeno, mentre altre nazioni, come la stessa Italia o gli Stati Uniti, si trovano in forte ritardo da questo punto di vista e non è detto che il gap venga colmato: la diffusione delle stazioni di rifornimento di idrogeno dipende principalmente dalla capacità del singolo paese di produrre idrogeno in modo ecologico, attivando il processo di elettrolisi dell'acqua utilizzando corrente elettrica - necessaria in grandi quantità per separare l'idrogeno - prodotta tramite fonti rinnovabili. Inoltre bisogna tener conto della maggiore diffusione dei veicoli elettrici, dalle bici fino ai camion, che in diverse parti del mondo è considerata una soluzione tecnica più valida e facile da attuare rispetto all'idrogeno.
Nessuno di noi può prevedere il futuro e quindi ad oggi è complicato fare previsioni su quella che sarà la diffusione di questo gas come carburante, ma sembra che nell'ambito dei trasporti commerciali vi possa trovare un posto: i primi esempi di camion per il trasporto di merci sono già in circolazione, per non parlare dei progetti che riguardano navi e aerei per il trasporto di persone e di merci da alimentare proprio con serbatoi pieni di idrogeno in pressione e alla temperatura di -253°C per mantenerlo in forma liquida.
La mobilità sta vivendo un momento di forti rimescolamenti delle carte in tavola ed è sempre più difficile capire chi potrebbe uscirne vincitore; non ci resta che attendere e scoprire quali saranno le soluzioni preferite dal mercato.