Idrogeno? Toyota ci crede ancora, e non è la sola

L'idrogeno potrebbe diventare una delle fonti di energia del prossimo futuro: Toyota, ma non solo, ci crede ancora.

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a cura di Francesco Daghini

Il futuro non potrà essere 100% elettrico, almeno secondo Toyota e altri importanti produttori di componenti per auto: il produttore giapponese non ha mai nascosto il suo interesse verso il mercato delle auto a idrogeno, anche se negli ultimi anni ha dovuto almeno in parte spostare la propria attenzione sulle batterie al litio. Nonostante ciò, la ricerca sui powertrain a idrogeno prosegue, anche grazie al supporto di grandi realtà come BorgWarner - specializzata in trasmissioni e turbine - e Riken, che ha realizzato un centro di test per motori a idrogeno.

Ad oggi il problema non è tanto la combustione interna, come sostiene giustamente Hans Hardam di BorgWarner, quanto più le emissioni di anidrire carbonica: è già stato ampiamente dimostrato che le auto alimentate a batteria non possono essere una soluzione adatta a tutti, anche perché la produzione stessa di batterie agli ioni di litio è ben lontana dall'essere ecologica. Ormai lo sappiamo tutti, le batterie al litio sono realizzate con materiali rari e preziosi, estratti con fatica e in condizioni di lavoro non sempre accettabili, mentre un motore endotermico viene realizzato con materiali molto più comuni.

Dal canto suo, l'idrogeno può vantare alcuni vantaggi non indifferenti: è sostanzialmente compatibile con le attuali tecnologie di sviluppo dei motori, e gli attuali produttori potrebbero sviluppare parti ad hoc per l'idrogeno senza troppe difficoltà e in tempi molto brevi. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché i motori a idrogeno saranno pur meno costosi da sviluppare e produrre rispetto a un'auto elettrica, ma sono comunque il 30% più costosi di un motore a benzina tradizionale e questo aumento si tradurrebbe inevitabilmente sul prezzo di vendita finale, pesando sulle tasche dei consumatori. Inoltre non è completamente corretto dire che i motori a idrogeno non emettono gas inquinanti: certo, non emettono anidride carbonica, ma emettono ossido di azoto.

Toyota non è l'unica a credere ancora nell'idrogeno: anche Hyundai di recente ha svelato il concept N Vision 74, un'auto dallo stile retrò assolutamente affascinante e in grado di erogare 679 cavalli grazie a un motore alimentato a cellule di idrogeno - un simile progetto verrà portato avanti in collaborazione tra Rimac e Hyundai, per dare vita a un'altra auto della linea "N" alimentata a idrogeno.

Per chi riesce a sfuggire al campanilismo del motore a benzina, questo è probabilmente uno dei periodi storici più interessanti per il mercato automobilistico: le rivoluzioni in atto sono tante, e a noi non resta che stare a guardare e vedere chi ne uscirà vincitore.