Il governo cinese teme lo spionaggio: bandite le Tesla

Con le telecamere e i sensori installati sulle vetture di Elon Musk, il governo americano potrebbe apprendere informazioni riservate e per questo motivo l'esercito cinese ha deciso di vietarne l'utilizzo in determinate aree.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L'esercito cinese ha vietato l'uso dei veicoli di casa Tesla da parte del personale e dei dipendenti, a causa del rischio di raccolta di dati da parte delle telecamere installate a bordo delle vetture di Palo Alto. La motivazione utilizzata da Pechino è tutto fuorché irrealistica in quanto, in più di un’occasione, le telecamere in modalità Sentry Mode sono state delle preziose alleate capaci di ricostruire quanto accaduto intorno alla propria vettura.

Ai proprietari di Tesla è stato quindi vietato di entrare nelle strutture e nei complessi residenziali dell’Esercito cinese; il governo sarebbe preoccupato delle telecamere omnidirezionali e dei sensori a ultrasuoni che potrebbero creare falle nella sicurezza. Più in dettaglio, tra le telecamere “incriminate”, ci sarebbero anche quelle presenti negli specchietti retrovisori della Model 3 e della Model Y, capaci di inquadrare anche parte dell’abitacolo.

Le autorità cinesi, a questo proposito, hanno indagato su due sussidiare di Tesla colpevoli di non condividere con il governo cinese tutte le informazioni previste dalle normative in vigore. Ad esempio, i costruttori di vetture elettriche ed ibride sono obbligati a fornire al governo diversi dati in tempo reale come la posizione del veicolo e l'utilizzo della batteria. Secondo quanto riportato dalle prime analisi, sembra che il marchio di Musk non abbia adempito correttamente.

Una notizia apparsa sul Wall Street Journal, riporta come Pechino abbia esteso ulteriormente il ban vietando anche ai dipendenti delle agenzie governative di utilizzare veicoli Tesla. Se così fosse, si tratterebbe di una mossa decisamente di rilievo che però non fermerebbe un eventuale spionaggio da parte di Tesla che, solo nel 2020, ha venduto oltre 145mila veicoli in tutta la Cina diventando, di fatto, il terzo marchio più acquistato in tutto lo stato.

A questo proposito, l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk ha negato qualsiasi coinvolgimento con il governo americano e ha confermato come le Tesla siano estremamente sicure soprattutto nel caso vengano catturare informazioni confidenziali. In una nota, ha precisato che le telecamere integrate negli specchietti sono state installate in quel modo al fine di garantire una maggiore sicurezza in caso di un servizio di noleggio con conducente (tipo Uber). Musk, durante un intervento al China Development Forum, ha quindi sollecitato una maggiore fiducia reciproca tra le due maggiori potenze economiche del mondo.