Intel e Rolls Royce progetteranno una nave a guida autonoma

Rolls Royce ha annunciato una partnership con Intel al fine di progettare un nuovo tipo di nave a guida completamente autonoma.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Intel e Rolls Royce collaboreranno alla progettazione e allo sviluppo di una nave a guida autonoma. L'ha annunciato l'azienda britannica, che vorrebbe riuscire a essere pronta per la navigazione entro il 2025. Rolls Royce in realtà ha una divisione dedicata al settore e lavora su questa idea sin dal 2010 e già all'inizio di quest'anno ha introdotto la tecnologia Intelligent Awareness, destinata a facilitare alcuni compiti di navigazione per le navi tradizionali con equipaggio.

Sostanzialmente si tratta di una sorta di "guida assistita" per le navi, che consente ad esempio di rilevare ostacoli durante le manovre e o l'entrata in porti di piccole dimensioni. Il passo successivo però è di dotare le navi di una strumentazione tale da consentire la navigazione autonoma, senza alcun intervento umano.

L'equipaggiamento previsto sostanzialmente sarà lo stesso delle attuali auto a guida autonoma come ad esempio le Tesla, quindi con un sistema di videocamere, un LIDAR (Light Detection and Ranging) - tecnologia di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser, e un radar, tutti controllati da un unico sistema integrato basato sull'uso di algoritmi per il riconoscimento visivo. Intel da parte sua dovrebbe fornire i processori Xeon per l'elaborazione dei dati e le memorie a stato solido 3D NAND per l'immagazzinamento dei dati.

Secondo Kevin Daffey, direttore della divisione Ship Intelligence di RollsRoyce, una delle sfide principali però sarà creare un regolamento internazionale per la navigazione di questi veicoli. "In un lasso di tempo che va da 18 mesi a due anni vedremo le prime navi a controllo remoto solcare i mari", ha infatti spiegato, forse riferendosi anche a progetti come quello della norvegese Yara Birkeland, che dovrebbe esordire proprio nel 2020. "esse però opereranno principalmente in acque costiere, così che ciascuna nazione sia in grado di applicare un proprio regolamento sviluppato ad hoc".

Per quelle che dovranno muoversi invece attraverso gli oceani serviranno regolamenti internazionali condivisi e probabilmente le navi che trasportano materiali pericolosi come gas o carburanti non saranno mai del tutto prive di equipaggio. Per Daffey però lo sviluppo di queste navi autonome assieme a Intel è "il primo passo in quella direzione".