Le case automobilistiche europee sono molto preoccupate

Ola Källenius, Presidente di ACEA, ha scritto una lettera all'Europa dove chiede interventi affinché il Green Deal possa essere riorganizzato

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a cura di Tommaso Marcoli

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In una lettera indirizzata ai leader dell'Unione Europea, Ola Källenius, neo-presidente dell'Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA) e CEO di Mercedes-Benz, ha delineato le priorità essenziali per garantire la competitività futura del settore e accelerare la transizione verso la mobilità a emissioni zero.

Källenius ha sottolineato come un’industria automobilistica europea forte sia cruciale per stimolare la crescita economica e fronteggiare le sfide senza precedenti poste dalla competizione globale, dalle tensioni geopolitiche e dalla complessità della trasformazione verso veicoli elettrici e a idrogeno.

Nella lettera, il presidente di ACEA ha individuato tre pilastri fondamentali per affrontare le criticità:

  1. Un percorso realistico verso la decarbonizzazione – Serve un approccio guidato dal mercato, non basato su sanzioni, per raggiungere gli obiettivi climatici. In particolare, è necessario alleggerire i costi di conformità alle stringenti normative sulle emissioni di CO2 previste per auto e furgoni nel 2025.

  2. Migliorare la competitività industriale – Källenius ha richiamato l’attenzione sul rapporto Draghi, che propone un quadro regolatorio più favorevole per il settore industriale europeo, necessario per sostenere l'innovazione e contrastare la concorrenza internazionale.

  3. Relazioni commerciali equilibrate – L’UE deve adottare nuove strategie per promuovere scambi globali reciprocamente vantaggiosi, mantenendo un accesso equo ai mercati internazionali.

Il Green Deal europeo deve essere sottoposto a una verifica di realtà e a un riallineamento. Deve diventare meno rigido, più flessibile, trasformando la decarbonizzazione dell’industria automobilistica in un modello di business verde e redditizio. L’industria rimane pienamente impegnata nell’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e nella transizione verso la mobilità a emissioni zero”, ha dichiarato Källenius.

L'urgenza di agire è particolarmente evidente di fronte ai dati più recenti: nel 2024 si è registrato un calo del 6% nelle immatricolazioni di auto elettriche nell'UE e la quota di mercato è scesa al 13,6%, ben lontana dal ritmo di crescita necessario per raggiungere i rigidi obiettivi di CO2 nei prossimi anni.

Secondo ACEA, è fondamentale intervenire subito con misure concrete per alleggerire il peso normativo sulle case automobilistiche, favorendo una transizione che sia sostenibile dal punto di vista economico oltre che ambientale.

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4 Commenti

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Ci provano ancora senza pudore... Traduco: visto che speravamo di farci i miliardi costringendo 400ilioni di persone a comprare i nostri aspirapolverea abbiamo moserente fammito perché noi siamo imbecillia la gente non tanto, cortesemente ci faccia qualche legge per avvantaggiarci e costringere ulteriormente la gente ad accettare sta vaccata green. Cordiali saluti
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Figli di una buonissima donna... Che se lo mettano in quel posto il green deal!
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Per pagare le auto elettriche ai ricchi, affamano il ceto medio,
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Avrebbero dovuto proccuparsi prima, adesso sono nella condizione di non saper fare buone ibride, non saper fare buone elettriche e a dove realizzare motori a combusione poco competitivi per rientrare nelle normative di emissioni.
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l' UE agisce come fosse affetta da una gravissima forma di autismo

ma del resto i burocrati che fatto girare il carrozzone prendono il loro pesante assegno mensile indipendentemente dalle azioni buone o cattive che compiono e questo al netto delle lobby...
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