L'Europa taglia gli incentivi alle elettriche, ma l’Italia resiste

L'Italia è uno dei pochi paesi ad offrire un importante aiuto ai propri cittadini in materia di transizione elettrica; in Europa sono già tanti quelli che hanno cambiato strategia.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L'entusiasmo iniziale per l'adozione delle auto elettriche non ha trovato riscontro nei numeri attesi, tanto da indurre sia le case automobilistiche che le istituzioni a rivedere le proprie strategie. Mentre la domanda non cresce alla velocità prevista, diverse nazioni stanno riconsiderando gli incentivi all'acquisto di veicoli a zero emissioni, con alcune che addirittura li eliminano del tutto. 

In attesa delle novità che influenzeranno anche l'Italia, attualmente tra i paesi più generosi in termini di incentivi, è interessante analizzare la situazione in Europa e anche al di fuori del Vecchio Continente. In Cina e negli Stati Uniti, ad esempio, ci sono due normative ben diverse.

Gli incentivi non sono più così scontati
In Cina, gli incentivi per le auto elettriche sono soggetti a rigide normative che riguardano l'origine dei materiali delle batterie, l'autonomia del veicolo, l'efficienza energetica delle batterie e la perdita di autonomia in condizioni di freddo estremo. Il governo di Pechino ha stanziato 520 miliardi di yuan (circa 66 miliardi di euro) per eliminare l'imposta sull'acquisto di auto elettriche fino al 2025 (fino a un massimo di 30.000 yuan, circa 3.800 euro) e ridurla del 50% fino al 2027 (fino a 15.000 yuan, pari a circa 1.900 euro).

Negli Stati Uniti, le auto elettriche e ibride plug-in nuove acquistate dopo il 2023 possono essere idonee per un credito d'imposta fino a 7.500 dollari (circa 6.800 euro), a patto che soddisfino specifiche condizioni: il prezzo del veicolo non deve superare i 55.000 dollari (80.000 dollari per SUV e pick-up), l'assemblaggio finale deve avvenire negli Stati Uniti, la batteria deve essere costruita da un produttore certificato e avere una capacità minima di 7 kWh. Inoltre, sono previsti incentivi a livello di singoli Stati.

In Europa, come accennato, la situazione non è poi così equilibrata; i Paesi del nord hanno deciso, da qualche tempo, di abolire gli incentivi all'acquisto di un'auto ibrida o elettrica. Dello stesso pensiero anche Germania e Austria, mentre va meglio in Francia e in Spagna, così come nei paesi che si affacciano sul Mar Adriatico. Questi sono solo alcuni esempi ma la situazione, come anticipato, non è delle più rosee e sono pochi a seguire il trend italico, che ad oggi, risulta comunque uno dei più generosi anche se potrebbe migliorare.