Lightyear 2, al via la lista d'attesa per i pre-ordini

Lightyear 2 andrà in produzione nel 2025, ma la lista d'attesa per i pre-ordini è già aperta: 21.000 auto già ordinate.

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a cura di Francesco Daghini

Lightyear 2 si avvicina e per evitare le tipiche complicazioni dei pre-ordini selvaggi l'azienda olandese ha scelto di aprire una lista di attesa gratuita: iscrivendosi alla lista si riceverà la possibilità di pre-ordinare l'auto elettrica progettata in Olanda, che secondo insistenti voci di corridoio potrebbe arrivare sul mercato a un prezzo inferiore ai 40.000 €.

La notizia è molto positiva per il settore e la speranza è che Lightyear riesca a rientrare in questa cifra: per il momento i pochi esemplari della Lightyear 0 che abbiamo visto sono realizzati in forma prototipale e venduti in una tiratura limitata a 946 esemplari proposti alla cifra da capogiro di 250.000 €. E' chiaro che il modello "zero" non è altro che un modo per testare le acque del mercato, affinare il progetto e i metodi di produzione, prima di avviare una vera e propria produzione di serie così da ridurre i prezzi; l'obiettivo di Lightyear 2 è proprio questo, e il momento del rilascio si avvicina sempre di più.

L'annuncio relativo all'apertura della lista di attesa è avvenuto durante il CES 2023 di Las Vegas: la priorità acquisita con l'iscrizione alla lista permette di pre-ordinare la Lightyear 2 senza difficoltà, rendendo quindi il processo di prenotazione e acquisto molto meno stressante rispetto ai normali "click-day" dove si viene spesso superati da bot automatizzati.

Lightyear 2 andrà in produzione entro la fine del 2025, o almeno questo è quello che ha dichiarato l'azienda in occasione della kermesse statunitense; purtroppo mancano ancora tanti dati tecnici più concreti, per il momento l'azienda si è limitata ad affermare che, nel migliore dei casi, Lightyear 2 potrà sfruttare l'energia solare per arrivare a percorrere fino a 800 km con una sola carica.

Resta ancora qualche anno di attesa ma le premesse sono positive, specialmente se si tengono da conto i 21.000 pre-ordini che la compagnia ha già ricevuto per conto di società di sharing come LeasePlan e Arval.