Tesla McFly, l’elettrica che riporta il piacere di guida di un’auto a benzina

Le auto elettriche non offrono un grande piacere di guida ma sono principalmente focalizzate sul comfort di bordo; con McFly è possibile unire i due mondi in una esperienza del tutto nuova.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Le auto elettriche sono sempre più comuni e non è raro imbattersi su strada su un modello o riuscire a provarne una; hanno tanti aspetti positivi, dalle emissioni al comfort di guida, ma anche qualche aspetto negativo legato per lo più alla dinamica e al piacere di guida. Due aspetti che sicuramente non riguardano la stragrande maggioranza dei possibili acquirenti delle auto elettriche, ma che comunque possono incidere su quella che è una possibile scelta futura.

Che abbiano o non abbiano le marce, l’erogazione dell’auto a batteria (per sua stessa progettazione) è poco appagante e lontana dal trasmettere le sensazioni che si possano ottenere con una sportiva o anche sportivetta. Su MotorLabs abbiamo provato negli ultimi due anni tantissime auto (oltre 200!), di varia natura e alimentazione, ma non è di certo un caso se abbiam optato per due sportive per valicare il Passo dello Stelvio o di Gavia; insomma, le auto elettriche sono sì piacevoli ma lontane dal coinvolgimento che si può avere con una vera endotermica dotata di marce, scarico rumoroso e naturalmente una vera erogazione spalmata su più marce.

Ma se fosse possibile unire i due mondi in un’unica soluzione reversibile con un semplice click? Ora è possibile, grazie alla tecnologia proprietaria McFly ideata dall’azienda italiana 2electron, con sede a Venaria Reale (TO), che coniuga la sostenibilità del motore elettrico con le emozioni di quello endotermico su veicoli a 2 o 4 ruote.

Fondata nel 2018, 2electron ha sviluppato una tecnologia proprietaria per veicoli 100% elettrici in grado di emulare le sensazioni di guida di un motore endotermico in termini di performance, sound e vibrazioni. Per realizzare questo obiettivo, la società ha ideato un sistema (plug-n-play e completamente disinseribile anche in movimento) capace di interfacciarsi con la centralina del veicolo e comunicare i dati relativi all’erogazione, alla coppia e al sound/feedback. Il risultato è stato raggiunto unendo il know-how dei componenti del team nel settore dell’automotive e del sound.

Come funziona nello specifico? Il motore elettrico, dotato del suo pacco batteria e di tutta l’infrastruttura che normalmente si trova a bordo di un’auto, si unisce ad un sistema che utilizza moduli software capaci di simulare suoni e vibrazioni basati sul feedback (in tempo reale) della guida. Largo spazio è riservato al sistema della frizione, in qualità di parte integrante del cambio, che segue quelle che sono le normali funzioni e movimenti che possiamo trovare a bordo di un’auto endotermica. In quest’ottica, non è difficile assistere a tutti quei “problemi” che si hanno quando si guida un’auto con il cambio manuale (ed eventualmente sequenziale), ovvero il mantenimento della marcia anche ad alti regimi, ingolfamenti e impuntamenti. Insomma, una simulazione a tutto tondo!

McFly, è questo il nome del progetto, non solo restituisce quell’esperienza di guida che va a mancare nelle auto elettriche ma bypassa anche i normali limiti del motore a combustione offrendo un “sistema ibrido” capace di emulare non solo vetture presenti sul mercato, ma anche soluzioni fantascientifiche. Con McFly e un’auto elettrica è possibile immaginarsi alla guida di un rombante V12, innestare le marce con i paddle al volante, sentire la reale coppia sul sedile e ascoltare la melodia del propulsore quasi come in una supercar vera e propria.

Attraverso l’interfaccia, accuratamente integrata davanti al volante in un piccolo display che segue quelli che sono gli stilemi di Tesla, il guidatore può scegliere la modalità di guida preferita, modificare la rapportatura e avviare, eventualmente, il launch control (la modalità sparo presente nelle vetture più prestazionali). Il sistema ideato da 2electron, come accennato, è completamente plug-n-play e non interferisce in alcun modo con l’elettronica originale della vettura; in caso di necessità è possibile eliminare completamente la parte “emulativa”, se così possiam definirla, e ripristinare il piacere di guida (inteso come comfort) che solo l’elettrico può dare.

Come potrete osservare nel video di seguito, che vi consigliamo di guardare per capire meglio la tecnologia, passare dal sound di un rombante motore endotermico a quello super silenzioso di una Tesla è una procedura che richiede poco meno di qualche secondo.

Citando il suono e la relativa riproduzione generata dall’apparato multimediale, viene lecito chiedersi quanto sia invasivo e quanto si possa sentire all’esterno; insomma, funziona come la nuova 500 Abarth o è qualcosa di diverso? La tecnologia di 2electron si percepisce all’esterno quanto all’interno e operando in un sistema completamente modulabile è molto semplice enfatizzare uno o l’altro aspetto. Facciamo una dovuta precisazione: nonostante sia possibile percepire il sound del motore (così come dello scarico o della turbina) all’interno dell’auto, è sempre possibile ascoltare la musica riprodotta magari da Spotify. I sistemi non sono in conflitto, operano semplicemente su canali differenti. In ogni caso, il sound esterno viene riprodotto da uno speaker inserito nella parte inferiore posteriore dell’auto capace di spingersi fino a 120 dB coinvolgendo tanto gli occupanti tanto i curiosi.

2electron non si è limitata a sviluppare un sistema plug-n-play per le vetture elettriche, ma punta a coinvolgere i costruttori OEM integrando la propria tecnologia a bordo dell’architettura pre-esistente. Non è escluso che un domani McFly, se così dovesse chiamarsi, potrebbe arrivare sul mercato anche con kit vendibile separatamente e acquistabile in qualità di accessorio “aftermarket”; i campi di applicazione in tal senso sono numerosi e siamo sicuri che sentiremo “cantare” a lungo questo sistema.