Mercedes-Benz GLA 250e 2023, cosa mi piace cosa no | La mia prova

Mercedes-Benz GLA è il SUV più piccolo della casa tedesca e ora disponibile anche nella motorizzazione ibrida alla spina.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Dopo la fantastica prova del GLE 350de, che potete leggere a questo link, sono tornato con i piedi a terra e ho passato un paio di settimane in compagnia della più piccola ed economica GLA, in versione plug-in hybrid 250e.

Il “non troppo piccolo” SUV della casa stellata è un best sellers tra gli italiani, e probabilmente il motivo è che, come ad esempio per Classe C (provata a questo link), è un’auto che ha tutto quello che serve al posto giusto. Non mostra punti di pregio tali da risaltare, ma non ha nemmeno grandi difetti. Proprio come la Classe C è un’auto solida, che rappresenta un buon investimento per chi è alla ricerca di un SUV tuttofare, non troppo grande ma nemmeno troppo piccolo. Vediamo quindi cosa mi è piaciuto e cosa mi è piaciuto meno della GLA 250e.

Cosa mi è piaciuto

Mercedes ha rivisto il design estetico, portando il GLA in linea con gli altri SUV della casa della Stella, dai dettagli della calandra ai passaruota in tinta alla parte posteriore che finisce con due bocchette cromate degli scarichi. Queste ultime sono, purtroppo, solo un dettaglio estetico. La scelta è stata quella di ammorbidire il design nel caso del GLA, solo su alcune linee, così da renderla maggiormente una World Car.

I fari sono a LED, che possono essere accesi in maniera dipendente, così da attivare l’ottima illuminazione dinamica che rende viaggiare di notte un piacere. I proiettori sono meno dettagliati rispetto altri modelli di fascia alta, immagino per via della quantità inferiore di LED, ma l’effetto su strada è assicurato.

Così come è stata rivista esteriormente, GLA è stata cambiata anche all’interno, allineando anche in questo caso il design con i modelli di fascia superiore. Ritroviamo l’ottimo volante multi-razza, che s’impugna bene grazie al diametro generoso dell’impugnatura, i comandi a sfioramento che permettono di interagire con il cruscotto digitale e lo schermo dell’infotainment principale. Anche le funzioni ADAS sono facilmente controllabili dal volante. Tutti i comandi sono chiari, non sono molti, e in pochi minuti saprete interagire facilmente con tutta la tecnologia a bordo. Forse nel caso del GLA ha senso anche citare la possibilità di personalizzare il quadro strumenti alla stessa maniera dei fratelli maggiori, permettendovi di trovare lo stile perfetto per il vostro umore.

Non manca l’illuminazione RGB, anche se in questo caso è meno pervasiva. Probabilmente è il mix di minori fonti d’illuminazione e una plancia meno sofisticata a dare l’idea che l’illuminazione abbia un impatto un po’ inferiore rispetto altri modelli. Infatti l’interno è più classico, un po’ meno ricercato, ma ne guadagna la spaziosità dell’ambiente. Avrete dei vani oggetti nella parte anteriore e centrale del tunnel, ampie tasche nella portiere, un portaoggetti capiente. E tutto è a portata di mano, senza necessità di contorcersi o cambiare posizione per raggiungere uno di questi vani.

Dietro si viaggia bene in due, con abbastanza spazio per le gambe. Meno in tre.

Anche i controlli ADAS sono a livello dei fratelli maggiori, con un supporto alla guida completo e che funziona bene. Forse il riconoscimento della corsia è un po’ troppo invasivo, ma per il resto avrete per le mani un’auto moderna con tutto quello che serve per viaggiare in sicurezza e anche in comodità.

Ritroviamo l’ottimo sistema di Infotainment e controllo dell’automobile MBUX, tra i migliori sul mercato, e non manca la compatibilità con Android Auto e CarPlay wireless.

Cosa non mi è piaciuto

Passiamo ora alle caratteristiche meno convincenti. La capacità del bagagliaio è inferiore ai 400 litri, e soprattutto non è molto alto, con una cappelliera rigida che non facilita l’inserimento di oggetti grandi, anche valigie. Per ovviare a questo problema Mercedes ha diviso il sedile posteriore in tre porzioni (40 - 20 - 40), comodo nel caso vi serva più spazio.

Lo schermo centrale non è semplice da raggiungere e richiede sempre di allungarsi sul sedile. Su questa GLA è importante prendere dimestichezza con i comandi a volante, anche perché non c’è il touchpad centrale per interagire con lo schermo principale, in questo caso forse più importante che su altri modelli.

Il motore mi ha convinto solo in parte. Nel caso del GLA 250e in prova si tratta di un quattro cilindri da 1,3 litri che genera 163 cavalli di potenza, abbinato a un motore elettrico per la parte ibrida plug-in da 109 cavalli. L’accelerazione 0-100 misura 7.9 secondi per una velocità massima di 210 km/h. Quello che non mi ha convinto è legato anche al cambio automatico, che impiega diverso tempo prima di selezionare rapporti più alti, e il risultato è un motore che raggiungere e mantiene giri alti fino a quando non abbiamo raggiunto velocità di crociera superiori. In modalità 100% elettrico non ci sono problemi, tutto è fluido e scattante, mentre in modalità ibrida o termica l’esperienza è meno entusiasmante del desiderabile.

I consumi ricadono nella media dei circa 15/16 chilometri al litro (ibrido / termico), con un percorso extraurbano. Nel caso di percorso urbano, senza l’apporto dell’elettrico, i consumi scendono anche attorno ai 13 chilometri al litro. Solo in elettrico è possibile percorrere circa 60 km sfruttando tutta la batteria. Questo scenario mi porta a definire che è importante usare questa GLA in modalità ibrida, evitando di scaricare completamente la batteria, poiché il motore termico non consuma poco. 60 chilometri in full-electric comunque potrebbero essere sufficienti per molti, abilitando questa tipologia d’uso.

Chi dovrebbe acquistarla?

GLA 250e è, come accennato, un acquisto solido, perché offre tante caratteristiche Mercedes presenti su modelli ben più costosi, ma ha anche qualche limitazione. Tra i pregi ribadisco la qualità generale, la presenza di MBUX, la posizione di guida rialzata, gli ammortizzatori che seguono bene il manto stradale.

Tuttavia i consumi non sono il massimo, si viaggia bene in quattro, non in cinque, e il bagagliaio, anche per via della batteria, è meno capiente di quello che si possa desiderare. Dovreste considerare GLA nel momento in cui desiderate una Mercedes, con i pregi indicati, o altre caratteristiche che vi fanno preferire questo marchio rispetto ad altri.

Se invece non avete preferenze di brand, allora dovreste considerare alcune concorrenti, che in alcuni casi offrono qualcosa di più allo stesso prezzo. Nella medesima categoria di Mercedes GLA 250e, che ricordiamo avere un prezzo base di 52mila euro (fino a 61mila euro con allestimento AMG Line), troviamo Alfa Romeo Tonale (a partire da 51mila euro, qui la prova), Audi Q3 TFSIe (a partire da 48mila euro), BMW X2 25E (a partire da 51mila euro), Hyundai Tucson (a partire da 46mila euro, qui la prova) e, infine, Volvo XC40 (a partire da 48mila euro).

Si tratta di un segmento super affollato e molto richiesto, con prezzi sommariamente non troppo lontani tra i vari modelli. A meno che non ci siano precise preferenze sul brand, in questo segmento è necessario guardare attentamente ai dettagli e alla dotazione.