Qualche giorno fa il Ministero dei Trasporti e l’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani – hanno siglato un nuovo documento di linee guida “che chiariscono quali sono i paletti per arginare il fenomeno dei monopattini selvaggi”, dato che le norme già in vigore non sembrano avere sortito gli effetti sperati.
Il primo nodo da sciogliere è quello della sosta: le più grandi città italiane sono state invase da monopattini elettrici in sharing che vengono parcheggiati senza nessuna regola, su marciapiedi e sui posti auto, e il fenomeno sta diventando sempre più diffuso con il moltiplicarsi delle società che vogliono operare in questo settore. Il Codice della Strada ha equiparato monopattini e biciclette, il che significa che è vietato il parcheggio sul marciapiedi – salvo la presenza di apposite rastrelliere o segnaletica adeguata – e nei posti auto e moto. Le società di sharing e i comuni dovranno lavorare insieme per realizzare appositi spazi dove gli utenti possano parcheggiare i monopattini senza occupare spazi destinati ad altri.
Per poter circolare su strada, il monopattino dovrà avere una propulsione prevalentemente elettrica non superiore ai 500w di potenza, e non potrà essere dotato di posto a sedere; qualora il mezzo non rispetti una di queste due regole, ne sarà vieta la circolazione. I monopattini possono essere guidati senza patente da tutte le persone di età superiore ai 14 anni, sempre e solo con una persona a bordo – vietata anche l’installazione di seggiolini per bambini, e la stessa regola si applica anche per il trasporto di animali, sempre vietato.
Obbligo del casco, ma solo per i minorenni, mentre da mezz’ora dopo il tramonto sarà obbligatorio l’utilizzo di luci – che solitamente sono installate sul monopattino stesso – e di abbigliamento riflettente, come un gilet o delle bretelle. All’utente privato non è richiesta l’assicurazione, ma il conducente dovrà comunque rispondere in caso di danni a persone o cose durante la circolazione, mentre le società di sharing dovranno avere una copertura assicurativa.
Poche e semplici regole per quanto riguarda la circolazione su strada: mai viaggiare affiancati in più di due, anche sulle piste ciclabili. Vietato l’utilizzo del cellulare durante la marcia – consentito l’utilizzo di auricolare – e in generale vietato staccare le mani dal manubrio se non per segnalare una svolta. In caso di attraversamento su strisce in presenza di pedoni, obbligatorio condurre a mano il monopattino così come vale per le biciclette. In caso di guida in stato di ebbrezza non sono previste sanzioni accessorie come la sospensione o revoca della patente, ma quest’ultima potrebbe essere sottoposta a revisione.
Infine le multe previste: 100 euro per chi circola con un monopattino che supera le specifiche tecniche definite; confisca del mezzo qualora il motore installato superi i 2Kw di potenza; 100 euro di multa per chi circola senza luci di segnalazione o se il conducente ha meno di 14 anni; scende invece a 50 euro la multa per chi circola senza casco o giubbino, affiancato a un altro monopattino o trasporta persone, animali o oggetti. Stessa cifra prevista anche per chi traina o si fa trainare da altri veicoli.