MotoGP: dalle lacrime di Espargaro al ritorno di Marc Marquez

Dopo il successo di Aprilia e di Aleix Espargaro, si corre in Texas il GP delle Americhe. Il campionato è equilibrato, ma Marquez è tornato

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a cura di Fabio Fagnani

A Termas de Rio Hondo è successo di tutto e non è un eufemismo. Le casse che portano le moto da un gran premio all’altro hanno avuto un problema di logistica e non sono arrivate in tempo per il venerdì delle prove libere che sono state fatte slittare alla mattina del sabato. Giornata che si è intensificata e ha richiesto un adattamento e uno sforzo extra a piloti, meccanici e team manager. Sono cambiate le carte in tavola, ma non per Aprilia che ha trovato sin da subito il setting giusto è ha fornito a Aleix Espargarò una moto in condizioni perfette: veloce, precisa, affidabile. Dopo anni di fatiche, botte, disastri, delusioni per lo spagnolo e per Aprilia è arrivata la prima pole position e poi la prima storica vittoria in MotoGP sia per il pilota iberico sia per la squadra di Noale. Un traguardo che vale doppio per quello che si è visto in pista, per il ritmo della gara e per la bellezza dei sorpassi che Espargarò e la sua RS-GP sono riusciti a compiere.

MotoGP: ascolti in calo?

Uno spettacolo per gli occhi che ha tenuto incollati tutti gli amanti della MotoGP che, nonostante l’assenza di Marc Marquez e orfani di Valentino Rossi, ogni gran premio lo seguono con passione. Questo è un tema caldo per Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, che ha bisogno di un nuovo grande protagonista, un dominatore, un pilota che, come Rossi, possa entrare nelle case degli italiani mediaticamente ancor prima che sportivamente. Oggi, invece, l’assenza del fuoriclasse spagnolo, anche se non molto amato in Italia, ha riequilibrato il campionato che oggi, nonostante la presenza di due campioni del mondo come Mir (2020) e Quartararo (2021) e nonostante il talento degli italiani Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini non sembra decollare in chiave share e ascolti. Un problema che aveva già presentato il conto dopo il 2015, la stagione che è ricordata, purtroppo, per i dissapori tra il dottore di Tavullia e lo spagnolo della Honda con il numero 93 sulla carena. Un lento, ma progressivo allontanamento da questo sport trainato negli ultimi vent’anni proprio da Valentino Rossi. In crescita, invece, gli ascolti di Spagna e Francia. Nella penisola iberica i talenti che si dividono il successo sono numerosi e la passione è dilagante, mentre i cugini transalpini possono godersi il campione in carica anche se questo inizio di stagione non è stato per il pilota Yamaha particolarmente brillante. In tutto ciò oltre ai piloti nostrani, in Italia, si prova a spingere Ducati, come sempre, e finalmente Aprilia. Che in tutta questa confusione possa essere una seria candidata al titolo? Ad oggi la classifica recita: Aleix Espargarò al primo posto con 45 punti su 75 a disposizione

MotoGP: un equilibrio che può favorire il rientrante Marc Marquez

In un campionato così equilibrato il rientro di Marc Marquez consente di sperare, per i tifosi, e di pensare, per gli appassionati, che un fenomeno come lui, se stesse davvero in una buona condizione fisica e soprattutto mentale, possa ancora ricucire il margine che c’è con il resto della griglia e approfittare di questo vuoto di potere per riprendersi uno scettro che non tiene più saldamente in mano dal 2019. Il pilota di Cervera infatti pare proprio che tornerà in sella nel prossimo appuntamento stagionale che si terrà tra pochi giorni, il GP delle Americhe. Una pista nella quale Marc Marquez ha sempre dimostrato di essere totalmente a suo agio e superiore, a dir poco, rispetto a tutti gli altri piloti del paddock, tanto da essere soprannominato Capitan America. In questo deserto, dove fenomeno all’orizzonte sembrano non esserci, al netto di Jorge Martin e, si spera, Enea Bastianini - nonostante le ultime difficoltà - il talento dello spagnolo può riemergere senza difficoltà e riportare anche una certa attenzione mediatica sulla MotoGP. I medici hanno dato l’ok, la diplopia sembra essere rientrata e il braccio non è più un problema. A questo punto, l’unico scoglio per Marc si chiama Repsol Honda. La sua RC213V non è più quella che guidava come un ossesso, con un avantreno granitico e impossibile da guidare per gli altri piloti. È cambiata e non poco. L’affidabilità per Marc è tutto, anche perché altrimenti si rischiano incidenti come quello a Mandalika, in Indonesia, che ha poi riacutizzato il problema della diplopia.

Un campionato senza protagonisti?

La palla adesso passa a Bagnaia e Quartararo, ossia gli assenti ingiustificati fino ad oggi. Il francese anche in Argentina è stato protagonista di una gara assolutamente in ombra e alle spalle di piloti che lo scorso anno nemmeno conosceva. Mentre per Pecco Bagnaia, nonostante la bella rimonta a Termas de Rio Hondo, sino a questo momento la stagione è assolutamente deludente. La Ducati del team ufficiale sembra avere più problemi del previsto e in più lo stesso modello della moto di Borgo Panigale nelle mani di Jorge Martin, del team satellite Pramac, viaggia che è una meraviglia, come dimostrato proprio con il secondo posto in Argentina. Il Gran Premio del Texas, per Pecco e Fabio, è l’ultima spiaggia per non arrivare in Europa sprovvisti di punti e di risultati. Un altro flop vorrebbe dire concedere un gap troppo ampio agli avversari e permettere a un pilota come Marquez di presentarsi in Europa da vero protagonista in attesa che possa tornare a dominare la categoria.