Neanche le competizioni Formula sono sicure: ecco come Acronis gestisce la cybersicurezza dei team

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a cura di Valerio Nebuloni

La Formula E è stata un evento sicuramente interessante sotto molti aspetti e vivendola dal vivo abbiamo potuto scoprire dinamiche e retroscena che solitamente passano in sordina. Nello specifico, Acronis, ci ha dato modo di capire come viene gestita e protetta la mole di dati che rende possibile la competizione.

Ma cosa centra Acronis, conosciuto molti per la propria suite di backup, con la Formula E e persino la Formula 1? È bene iniziare dal principio: Acronis è leader mondiale nel settore del software per la protezione informatica, disaster recovery e virtualizzazione, ed offre le proprie soluzioni principalmente nello scenario B2B, dal quale genera il 95% dei profitti. Non solo backup con la suite True Image, in pratica l’unico prodotto consumer dell’azienda, ma soluzioni avanzate per garantire la corretta fruizione, trasferimento e recupero di dati.

Fondata nel 2001, ha più di 1000 dipendenti ed è tuttora amministrata da Serguei Beloussov, un personaggio molto interessante con cui abbiamo potuto scambiare qualche chiacchera. Beloussov, classe 1971 e nato a San Pietroburgo, è un fisico, informatico e ricercatore, che negli stati uniti ha registrato più di 200 brevetti e vantando di conseguenza un indice di impatto scientifico “H” pari a 27. Nella sua carriera ha fondato o amministrato innumerevoli società, tra cui figura Parallels, la cui nota piattaforma di virtualizzazione rende ad esempio possibile eseguire windows su MacOS.

È stato proprio lui a spiegarci come il brand è legato alla formula E; nella stagione 2019 Acronis è partner tecnologico dei team DS Techeetah e NIO ed il proprio ruolo è quello di proteggere i dati da attacchi esterni e di garantirne l’integrità.

Questo avviene fornendo innanzitutto protezione informatica ai sistemi dei team, il vero core di questa competizione, dato che il corpo vettura è standard per tutti i team e sono proprio le differenze software progettate per le centraline delle vetture a fare la differenza, e poi attraverso l’analisi e la certificazione d’integrità delle informazioni scambiate tra vettura e sistemi dei team.

Nel primo caso, per fare un esempio concreto, Acronis non solo per proteggere i sistemi come farebbe un vero e proprio antivirus, ma utilizza il suo know how per il trattamento dei dati per “rimediare” situazioni critiche. Grazie ad algoritmi predittivi, intelligenza artificiale ed euristica, un dato corrotto in modo passivo o attivo può essere recuperato in tempo reale grazie al caching proattivo, oppure nel caso – non remoto – di attacco ransomware, il software Acronis è in grado di riconoscere attività sospette in esecuzione, interrompere la minaccia e ripristinare, sempre in tempo reale, i dati crittografati. Può sembrare uno scenario inapplicabile alle competizioni, ma è da poco avvenuto un caso identico a quello descritto in Formula 1, in particolare al team Williams, che grazie alla partnership con Acronis ha mitigato la perdita di dati sensibili e di valore strategico, salvando l’intera stagione e svariati milioni di euro.

Nel secondo caso il trasferimento di dati (parliamo delle soste per le analisi durante le prove) è “sorvegliato”, archiviato e controllato affinché la trasmissione sia sicura e integra; è poi un algoritmo di intelligenza artificiale dell’azienda ad aiutare i team ad estrapolare dal flusso RAW sensoristico le informazioni necessarie in tempi ridotti, per creare una strategia software con cui programmare le vetture, effettuando inoltre previsioni sul comportamento delle stesse.

La Formula E, ci ricorda Beloussov, è una competizione principalmente digitale, si vince grazie ai dati e grazie al software, e si interagisce col pubblico sempre grazie a dei software (fan boost). È quindi più che mai indispensabile evitare corruzioni dei flussi telematici.

Nel futuro dell’azienda c’è sempre più spazio per intelligenza artificiale e blockchain, che a differenza dello scenario operativo “ibrido” odierno saranno la svolta verso la totale predizione dei comportamenti anomali o malevoli riguardanti sistemi e dati, sia per utenti privati, consumer ma anche realtà speciali come team automobilistici e squadre di calcio.

Per quanto riguarda il mondo consumer è stata invece presentata la nuova suite True Image 2019 Cyber Protection eRansomware Protection, che integrano le tecnologie sviluppate in questi anni e in uso proprio dai team di Formula E.