Quanto costa mantenere un’auto elettrica

Vi siete mai chiesti cosa costi mantenere un'auto elettrica? In questo approfondimento evidenziamo tutti gli aspetti da prendere in considerazione.

Avatar di Davide Raia

a cura di Davide Raia

Uno degli elementi più rilevanti quando si valutano le differenze tra le auto elettriche e le auto benzina, diesel, GPL o metano è indicato dal costo di mantenimento che rappresenta un parametro essenziale per valutare con precisione il modello d’acquistare. Capire qual è il reale costo al km di un’auto elettrica e metterlo a confronto con quello di un’auto endotermica permette di avere un’idea ben precisa in merito agli effettivi costi di utilizzo di una vettura a zero emissioni.

Si tratta di un’analisi molto importante in quanto tra un’auto elettrica e un’auto “tradizionale”, a parità di tutti gli altri fattori (prestazioni, dotazione, marchio, dimensioni etc.) ci sono ancora differenze sostanziali legate al prezzo d’acquisto che gli incentivi (quando disponibili) possono, per ora, solo ridurre garantendo la possibilità di acquistare una vettura a zero emissioni ad un valore più basso di quello di mercato.

Andare ad analizzare, in modo il più preciso possibile, quanto costa mantenere un’auto elettrica e quanto è possibile risparmiare, nelle spese legate all’utilizzo del veicolo, è un passaggio fondamentale per valutare l’effettiva convenienza legata all’acquisto di un’auto a zero emissioni. Quest’analisi è, tutto sommato, semplice e può essere effettuata anche senza particolari strumenti di monitoraggio dei consumi di elettricità.

Basta, infatti, un po’ di attenzione per poter valutare con una buona precisione (il risultato non potrà essere preciso al centesimo ma ci fornirà dati molto indicativi sulla questione) la differenza dei costi di mantenimento e utilizzo tra un’auto elettrica ed un’auto alimentata da un motore benzina o diesel. Andiamo, quindi, a vedere come capire quanto costa mantenere un’auto elettrica.

Auto elettrica: come capire quanto si risparmia

Per valutare il costo di mantenimento di un’auto elettrica è necessario prendere in considerazione alcuni parametri ben precisi. I costi legati all’utilizzo di un’auto elettrica sono dipendenti, infatti, da tre diversi parametri. Il primo elemento da considerare è il consumo medio al chilometro (espresso in Wh). Questo dato indica la quantità di energia elettrica che una vettura consuma, in media, per percorrere un chilometro.

Il dato relativo al consumo medio di un’auto è legato a parametri oggettivi. Le varie auto elettriche possono presentare consumi al chilometro molto diversi in base alla potenza e all’efficienza del motore, alle dimensioni e al peso della vettura stessa e agli aspetti aerodinamici. In gioco entrano anche valori soggettivi legati, prevalentemente, allo stile di guida personale.

C’è poi un altro parametro fondamentale da valutare. Si tratta del costo dell’energia elettrica (espresso in €/kWh) che, senza troppi giri di parole, rappresenta il costo da sostenere per un “rifornimento” di elettricità per la batteria della propria vettura. In questo caso, bisogna tenere in considerazione che la ricarica della batteria può avvenire sia collegandosi alla rete domestica che sfruttando una colonnina di ricarica pubblica.

Il terzo parametro da considerare per capire quanto costa mantenere un’auto elettrica è rappresentato dalla quantità di chilometri percorsi in un certo periodo di tempo (solitamente, l’analisi dei costi viene per comodità estesa ad un intero anno di utilizzo). Chiaramente, percorrendo pochi chilometri in un anno si andrà in contro ad una spesa contenuta mentre per chi macina migliaia e migliaia di chilometri ci sarà da mettere in conto una spesa nettamente superiore.

Qual è il consumo medio di un’auto elettrica?

Il consumo medio al chilometro rappresenta il parametro da considerare e, probabilmente, il più preciso per avere un’idea legata a quello che è il consumo medio di un’auto elettrica. Tale parametro è facilmente reperibile anche prima di acquistare il modello di auto elettrica scelto. Già la casa produttrice del veicolo è tenuta ad offrire informazioni di questo tipo (sulla base di test standardizzati).

Le risorse disponibili in rete possono, inoltre, offrire dei dati reali ben precisi. Il web è, infatti, pieno di forum in cui gli appassionati forniscono i dati di consumo dei propri veicoli e tester e recensori in tutto il mondo mettono alla prova, di giorno in giorno, le nuove auto elettriche in arrivo sul mercato permettendo agli utenti (e potenziali acquirenti dei singoli modelli) di poter confrontare i dati di un utilizzo reale con quelli forniti dal singolo produttore.

Il dato da considerare sarà espresso in Wh/km (oppure kWh/100 km come viene fornito dalle case produttrici). Facciamo un esempio per chiarire le cose. Prendiamo il caso di una Tesla Model 3 che registra, in media, 150 Wh/km. Per un’idea chiara sul costo di mantenimento ci servirà ottenere il dato relativo al numero di chilometri percorsi con 1 kWh.

In questo caso, è, quindi, necessario dividere 1.000 Wh (ovvero 1 kWh) per 150 Wh/km. Il risultato dell’esempio considerato è di 6,6 km/kWh. La Tesla Model 3 coprirà 6,6 chilometri con un kWh.

Quanto costa l’elettricità per ricaricare un’auto elettrica?

Passiamo ad un altro aspetto centrale della questione: il costo dell’energia elettrica necessaria per ricaricare un’auto a zero emissioni. Si tratta di un dato molto importante e che è soggetto a diverse variabili. Per quanto riguarda la ricarica alle colonnine pubbliche, individuare questo dato sarà davvero molto semplice in quanto è lo stesso provider del servizio che lo fornisce.

Effettuando una ricarica “a consumo” verrà indicato il costo in € al kWh addebitato. Il singolo provider può fornire anche soluzioni in “abbonamento” per la ricarica. Il consiglio, in questo caso, è di controllare i costi praticati dall’azienda che gestisce le colonnine di ricarica che si prevede di utilizzare maggiormente (ad esempio, quelle più vicine alla propria abitazione). Facciamo un esempio. A febbraio 2022, la ricarica con Enel X ha un costo di 0,45-0,50 euro per kWh in base alla potenza (fino a 22 kW è più economica, con la ricarica veloce è previsto un costo extra).

Per capire quanto costa l’energia elettrica per una ricarica “domestica”, invece, è necessario fare riferimento al costo al kWh che viene praticato dal proprio fornitore di energia elettrica. Il sistema più semplice per individuare questo costo è quello di prendere gli importi delle ultime bollette dell’elettricità e, per ciascuna bolletta, dividere tale dato (facendo attenzione a eliminare il costo del canone RAI se presente) per il totale di kWh fatturato (questo dato è sempre riportato in bolletta).

Effettuando una media dei dati ottenuti sarà possibile accedere ad una stima di quanto costa un kWh quando si effettua la ricarica dell’auto elettrica tramite l’impianto domestico. Tale stima è calcolata in eccesso (in bolletta ci sono anche dei costi fissi, slegati dal consumo) ma rappresenta un modo semplice per ottenere dati realistici sul costo della ricarica dell’auto elettrica in casa.

Per ridurre al minimo il costo dell’energia elettrica prelevata dalla rete domestica è necessario ridurre il costo della componente energia (espresso in €/kWh) e da cui si determina la voce della bolletta Spesa per la materia energia. Le altre voci della bolletta (Spesa per il trasporto dell’energia elettrica e la gestione del contatore, Spesa per gli oneri di sistema, IVA) sono stabilite dall’Autorità italiana per l’Energia (ARERA) e dalla normativa vigente.

Se siete nel mercato tutelato (in tal caso in bolletta verrà riportata la dicitura “Servizio di Maggior Tutela”) il costo della componente energia viene stabilito da ARERA (a febbraio 2022 è 0,35485 €/kWh + IVA con tariffazione monoraria). Per le forniture del mercato libero è il fornitore che stabilisce tale prezzo e il cliente può scegliere l’offerta migliore proprio in base a questo dato che deve essere più basso possibile. Per la ricarica delle auto elettriche (solitamente effettuata nelle ore serali e notturne) è possibile scegliere tariffe biorarie o triorarie che, di solito, presentano un costo della componente energia più basso in queste fasce orarie.

I chilometri percorsi in un anno

Il terzo parametro da considerare per capire quanto costa mantenere un’auto elettrica è legato al numero di chilometri percorsi in un anno. In questo caso, il dato può essere valutato in autonomia e in modo molto semplice, conoscendo le proprie abitudini e dando un’occhiata al contachilometri della propria auto. Ogni automobilista percorre un certo numero di chilometri in un anno. Il dato è, quindi, strettamente legato alle proprie esigenze.

Quanto costa mantenere un’auto elettrica quindi?

Il costo effettivo per mantenere un’auto elettrica nel corso di anno, quindi, dipende da questi tre parametri e dalla loro combinazione. Per capire il costo reale dell’utilizzo della propria auto elettrica è, quindi, necessario dividere il totale di chilometri percorsi in un anno (ipotizziamo 10.000 km) per il numero di chilometri percorsi con 1 kWh dalla propria auto elettrica (6.6 km come indicato nell’esempio precedente).

In questo modo si otterrà il numero di kWh necessari per percorrere il totale di chilometri percorsi durante l’anno. Il risultato andrà poi moltiplicato per il costo dell’energia elettrica (ipotizziamo 0,21 €/kWh per la ricarica domestica e 0,4 €/kWh per le colonnine pubbliche) per valutare la spesa effettiva da sostenere per utilizzare la propria auto elettrica in un anno in base al proprio utilizzo. Nell’esempio proposto, il risultato sarà di 318 euro / 606 euro circa (solo ricarica domestica / solo ricarica tramite colonnine pubbliche) per percorrere 10 mila chilometri con una Tesla Model 3.

Il dato reale potrebbe essere più elevato di una certa percentuale (ipotizzando le dispersioni dei sistemi di ricarica e la perdita di energia “fantasma”). Ipotizzando un costo extra del 25% per tener conto di fattori esterni o anche solo di un consumo extra per una guida più “sportiva”, il costo di mantenimento salirebbe a 397 euro / 757 euro. È importante sottolineare che questi dati sono solo un esempio di una possibile spesa per il mantenimento dell’auto elettrica.

È necessario, infatti, valutare, di volta in volta, i tre parametri indicati per poter identificare con precisione il costo di mantenimento nel proprio caso di utilizzo. Ricordiamo, in ogni caso, che ci sono alcuni costruttori che hanno scelto di siglare accordi con operatori di rete per offrire un tempo limitato e gratuito di ricarca; un esempio è Mercedes che, su alcuni modelli, tramite il servizio Mercedes Me offre un anno di ricarica gratuito presso le colonnine IONITY. Per approfondire la questione, per un esempio di confronto reale tra un’auto elettrica e una diesel e per ricapitolare tutti gli aspetti centrali legati al costo per mantenere un’auto elettrica potete fare riferimento al video qui di seguito: