Sciopero nazionale dei distributori autostradali di carburante: primo stop a fine mese

Mentre il prezzo dei carburanti continua a salire quasi senza sosta, gli operatori della rete autostradale annunciano un possibile sciopero a fine mese.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

I sindacati dei benzinai autostradali minacciano di scioperare a fine mese, più precisamente il 28 febbraio, in seguito a numerose anomalie rilevate sulla rete. Nel mirino, le anomalie della distribuzione dei carburanti, come i prezzi molto superiori rispetto a quelli riservati per la viabilità ordinaria e i servizi scadenti. La colpa, secondo quanto riportato, sarebbe da imputare alle concessionarie autostradali, colpevoli di imporre fino a 15 centesimi al litro sui carburanti e fino al 40% su panini e beni di ristoro, a fronte di pedaggi carissimi rispetto ai servizi offerti.

Tra le proposte ci sarebbe quella di annullare le royalties a favore delle concessionarie autostradali, riallineare i prezzi a quelli praticati in città, ridurre le aree di servizio e rilanciare gli investimenti anche nell’ottica dell’installazione di colonnine di ricarica. A questo proposito, c'è da sperare che con l'installazione delle colonnine non si registri una drastica differenziazione tra il prezzo nella rete di visibilità ordinaria e quella autostradale.

Nel frattempo, il prezzo dei carburanti continua a lievitare raggiungendo soglie importanti. A pesare sull’aumento ora sarebbero le tensioni internazionali tra Russia e Ucraina, colpevoli di creare una situazione di incertezza internazionale. Secondo quanto riportato dal Quotidiano Energia, nei giorni scorsi, in modalità self, il prezzo della benzina ha raggiunto 1,847 euro/litro mentre quello del diesel 1,721 euro/litro.

In modalità servito, invece, la benzina ha raggiunto 1,979 euro/litro e diesel 1,858 euro/litro. Il GPL oscilla tra 0,817 e 0,835 euro/litro, mentre il metano si posiziona a 1,87 euro/kg.