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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Le vacanze sono alle porte, per qualche fortunato sono già iniziate, e complici i numerosi impegni che catturano un po’ tutti noi è normale dimenticarsi delle scadenze, anche di quelle più importanti, come il rinnovo della patente. In alcune situazioni si ha comunque la possibilità di rimediare, come per l’assicurazione che concede 15 giorni di tolleranza, mentre il altre non è proprio possibile; ma cosa succede per la patente di guida?
 

Cosa dice il Codice della Strada 

A differenza di altre tematiche toccate dai nostri approfondimenti dove non è sempre facile trovare una risposta all’interno della “Bibbia della Strada”, in questo caso il messaggio è chiaro. L’Art. 126 comma 11 ricorda infatti che “chi guida con patente o con altra abilitazione professionale scaduti di validità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 158 a 639 euro. Alla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della patente”.  

Non esiste alcun giorno di tolleranza, fin dal primo giorno della scadenza non è più possibile circolare su strada pubblica. Senza dimenticare che la guida senza patente è tra i motivi di rivalsa delle compagnie assicurative. 

Patente scaduta e ora? 

Chi ha ricevuto una sanzione a causa della presenza di patente scaduta alla guida, deve necessariamente procedere con il rinnovo della patente, sottoponendosi alla visita medica obbligatoria entro 10 giorni dall’accertamento che ha causato il ritiro. Solo dopo questi passaggi è possibile riottenere la licenza di guida. Ricordiamo, in ogni caso, che la patente B dura 10 anni (fino al compimento dei 50 anni, successivamente la validità cala con l’avanzare dell’età) e che per i documenti conseguiti o rinnovati dal 17 settembre 2012 la data di scadenza coincide con quella del compleanno (come per la Carta di Identità). 

I rischi di chi guida senza patente 

Se hai dimenticato di rinnovare la patente e subisci o crei un sinistro non si prospetta una buona situazione; ad esempio, stando alle clausole più comuni delle polizze auto, la compagnia assicurativa non copra i danni. Le clausole più comuni che esonerano la compagnia dalla copertura dei danni sono: 

  • guida in stato di ebbrezza; 
  • guida sotto l’uso di sostanze stupefacenti; 
  • gravi trasgressioni del codice della strada; 
  • circolazione con la revisione scaduta; 
  • circolazione senza titolo di guida o con patente scaduta.