Sicurezza stradale e patente, proposta della Commissione EU

La Commissione europea ha presentato una proposta per rivedere il conseguimento della patente di guida e migliorare la sicurezza stradale.

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a cura di Francesco Daghini

La Commissione europea si è posta come obiettivo quello di rendere le strade dell'Unione quanto più sicure e pulite possibile, con l'idea finale di azzerare le morti sulle strade entro il 2050; se si considera che nel 2022 sono morte più di 20.000 persone sulle strade dell'UE, anche solo una forte riduzione sarebbe un grande passo avanti. Sicurezza stradale e patenti sono i punti principali toccati dalla nuova proposta della Commissione, vediamo più nel dettaglio cosa si auspica per il futuro.

Innanzitutto una riforma della patente, permettendo ai giovani di cominciare a guidare già a 17 anni con la supervisione di un adulto e permettendo di fare l'esame per la patente in anticipo rispetto al 18° compleanno: in questo modo di allunga il periodo utile alle guide supervisionate e si portano sulle strade dei giovani più preparati e che hanno avuto più tempo per abituarsi al traffico.

Inoltre, la Commissione ha proposto l'introduzione di una patente digitale che permetta così di svolgere tutte le operazioni di sostituzione, rinnovo o conversione direttamente online.

La mobilità nelle grandi città europee è cambiata tanto negli ultimi anni e c'è bisogno di rivedere i comportamenti di tutti sulla strada, al fine di proteggere gli utenti più vulnerabili come i pedoni, i ciclisti, o chi porta un monopattino o una bicicletta elettrica; inoltre sarà necessario inserire nel programma di insegnamento per il conseguimento della patente un modulo dedicato agli ADAS, i sistemi di assistenza alla guida che stanno diventando sempre più frequenti sulle nuove auto. Infine, si auspica una maggior attenzione sullo stile di guida e su come questo influisca sui consumi e, di conseguenza, sulle emissioni inquinanti.

Infine si torna a parlare di sicurezza stradale e infrazioni rimaste impunite in paesi stranieri: ad oggi ci sono molte carenze nella collaborazione tra gli Stati membri dell'Unione e questo impedisce di andare a beccare i trasgressori una volta rientrati nel loro paese di origine, ma una nuova legislazione potrebbe modificare per sempre questa situazione, ampliando a tutta l'Unione il raggio d'azione delle forze dell'ordine, almeno per quanto riguarda le infrazioni stradali.