Smart power per i pedoni: fermeremo le auto alzando una mano

Ricercatori del Royal College of Art e dell'Imperial College di Londra hanno messo a punto un sistema che consente ai pedoni di controllare le auto a guida autonoma con un semplice movimento della mano. Secondo altri docenti però questo poterebbe a un blocco del traffico.

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a cura di Alessandro Crea

Immaginate di stare attraversando la strada, non importa se in un paese o in una grande città, ed ecco sopraggiungere un'auto a guida autonoma: sollevate una mano e l'auto, immediatamente, ferma la sua corsa lasciandovi passare. No, non è una scena di Matrix e voi non vi siete trasformati in Neo. Si tratta dell'idea di alcuni ricercatori del Royal College of Art e dell'Imperial College di Londra, che stanno cercando un modo per consentire a pedoni e auto a guida autonoma di dialogare.

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La soluzione si chiama Blink e prevede un sistema di schermi OLED montati sia sui vetri anteriori che posteriori delle vetture autonome del prossimo futuro. Quando l'auto rileva un pedone i display si accendono, segnalando così che il mezzo è "consapevole" della sua presenza. A questo punto se il pedone solleverà una mano il display diventerà verde e riprodurrà la figura di un uomo che cammina, come gli attuali semafori. Se invece si sporgerà la mano da un lato, allora lo schermo diventerà rosso e l'auto procederà.

Non so se a voi sembra una buona idea, ma a George Filip dell'Università di Nottingham sembra pessima. Secondo il docente infatti questa possibilità porterebbe a una paralisi totale del traffico in brevissimo tempo perché i pedoni, avendone la possibilità, continuerebbero costantemente a chiedere la precedenza sul traffico. Insomma, la paura sarebbe quella di vedere tanti personaggi a la Vittorio Gassman ne I Mostri, che nei panni del pedone inveiva contro gli autisti che non gli facevano attraversare la strada, per poi cambiare rapidamente idea una volta entrato nella sua automobile.

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Scherzi a parte la preoccupazione appare legittima. Secondo Filip infatti bisognerebbe prima attendere che le auto a guida autonoma siano davvero molto diffuse, così da aver avuto il tempo di studiare e comprendere meglio il modo in cui i pedoni si relazioneranno ai nuovi veicoli, piuttosto che prendere iniziative arbitrarie prive di basi reali.