Tesla ultima nella corsa alle auto a guida autonoma

Secondo una ricerca recente, Tesla sarebbe l'ultima tra 19 aziende automobilistiche al lavoro sulla guida autonoma.

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a cura di Alessandro Crea

Quando si dice auto a guida autonoma, quasi come sinonimo verrebbe da rispondere Tesla, eppure proprio l'azienda statunitense, che di questa tecnologia ha fatto il suo cavallo di battaglia, è risultata buona ultima tra 19 costruttori nella corsa a realizzare questo tipo di auto. Lo dice la ricerca di Navigant Research svolta sulla base di 10 diversi criteri di valutazione, come ‎visione, strategia di mercato, partnership, strategia di produzione, tecnologia, qualità del prodotto e capacità di stare sul mercato.

Può sembrare incredibile ma a condurre la classifica troviamo General Motors e Waymo, l'azienda dedicata alle auto a guida autonoma di Alphabet, società che detiene anche Google. Buone ultime invece Tesla e Apple. A quanto pare insomma non è importante solo il fatto di possedere o meno già diversi modelli di auto a guida autonoma effettivamente in vendita. Nonostante infatti Tesla le abbia e GM no, la seconda, un'azienda molto strutturata, sarebbe più appetibile per gli investitori, consci dei limiti produttivi e distributivi della società fondata da Elon Musk.

Tesla Roadster
Tesla Roadster

‎‎"Il sistema Autopilot sui prodotti attuali è fermo da tempo e, sotto molti aspetti, è addirittura regredito da quando è stato introdotto alla fine del 2015" afferma Navigant Research nella relazione. "A più di un anno dal lancio della versione 2.0, Autopilot manca ancora di alcune delle funzionalità dell'originale, e circolano molti aneddoti dei proprietari riguardo a un suo comportamento imprevedibile."

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Non a caso la prima versione era stata sviluppata in collaborazione con l'azienda israeliana Mobileye, specializzata nel settore, ma poi nel 2016 le strade si sono separate "per divergenze sull'evoluzione futura" e Tesla ha continuato autonomamente, convinta di aver ormai dentro casa il know how adeguato, mentre Mobileye veniva acquisita da Intel. Al contrario invece General Motors, che pure è ancora in fase di sperimentazione, sostiene di essere in grado di portare un'auto a guida autonoma integrale sul mercato nel 2019, molto prima delle previsioni e soprattutto molto prima di tutti i competitor, Tesla compresa.

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Queste ultime infatti hanno diverse funzioni che possono essere annoverate tra la classe 2 e 3, ma sono lontane dall'offrire funzioni di classe 4 o 5 (che non prevede l'intervento dell'essere umano in nessun caso), anche se i modelli più recenti, a detta dell'azienda, dovrebbero avere già a bordo l'hardware necessario, che sarà attivato attraverso un aggiornamento software nel momento in cui i regolamenti consentiranno la circolazione di automobili di questo tipo.