Arcserve, in arrivo un'appliance per l'Smb

Ormai società indipendente da Ca, Arcserve è pronta a lanciare sul mercato un set di appliance basato sulla Unified Data Protection come tecnologia chiave, sfidando in modo aggressivo competitor caratterizzati da soluzioni legacy, di nicchia o particolarmente complesse

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a cura di Claudia Rossi

Dopo la dichiarazione d'indipendenza del primo agosto scorso, oggi Arcserve è una società completamente autonoma da Ca Technologies e interamente controllata dal fondo Marlin Equity Partners.

"Il processo di scorporo è durato solo 100 giorni e ha fatto seguito a una strategia di disinvestimento che ha avuto senso per entrambe le realtà coinvolte, soprattutto in considerazione delle diverse tipologie di offerta e dei differenti go-to-market che le hanno da sempre caratterizzate" commenta Christophe  Bertrand, vp product marketing di Arcserve, sottolineando come il passaggio sotto il controllo di un fondo di investimento specializzato abbia conferito da subito alla società una maggiore flessibilità nella definizione delle sue linee strategiche e nell'ampliamento del suo portfolio d'offerta.

Oggi la proposizione Arcserve ruota soprattutto attorno all'architettura unificata Unified Data Protection, in grado di offrire una gamma completa di funzionalità integrate per la protezione dei dati attraverso una console Web-based decisamente semplice da gestire.

"Si tratta di una soluzione completa per ambienti fisici e virtuali, on premise e nel cloud - commenta Bertrand -  che ci permette di sfidare in modo aggressivo i competitor legacy, di nicchia e altre soluzioni complesse, fornendo un'alternativa a tutte quelle realtà del mid-market alla ricerca di una soluzione con funzionalità di deduplica, replica continua, alta disponibilità e disaster recovery di classe enterprise, ma soprattutto caratterizzata da una grande facilità di implementazione e gestione".

Il mercato mondiale del software backup oggi vale circa 6 miliardi di dollari e registra una crescita anno su anno tra l'8 e il 9%: un incremento che Arcserve conta di assorbire anche attraverso importanti ampliamenti del proprio portfolio prodotti come il lancio di un set di appliance che sfrutta Udp come tecnologia chiave.

Gianpaolo Sticotti - sales director di Arcserver per l'Italia e la Penisola Iberica

"Non arriviamo senz'altro primi in questo mercato, ma ciò offre un vantaggio: possiamo, infatti, sfruttare i tanti errori commessi dai competitor, come aver reso disponibile un solo modello di appliance, aver fissato un livello di prezzo troppo alto, aver registrato problematiche tecnologiche o aver registrato conflitti commerciali tra le proprie linee d'offerta" puntualizza Bertrand, chiarendo come le backup appliance di Arcserve siano, invece, ideali per il segmento delle piccole e medie imprese dal momento che sono in grado di offrire una protezione completa, semplice da gestire e con il miglior rapporto prezzo/prestazioni disponibile sul mercato.

La prima versione della Udp 7000 sarà disponibile in Italia entro il primo semestre 2015 e indirizzerà primariamente il target smb (realtà con meno di 100 server e massimo 20 Tb di dati): la sua capacità sarà, infatti, compresa tra i 2 e gli 8 Tb. Successivamente saranno lanciati i modelli pensati per realtà dalle dimensioni medio - grandi (oltre 500 server e massimo 50 Tb di dati), offrendo capacità comprese tra i 12 e i 66 Tb.

Le appliance in arrivo saranno distribuite da Arrow, Computer Gross ed Esprinet, incaricate anche di svolgere attività di recruiting di nuovi partner. Confermato per ora il programma di canale, che si è però già arricchito di alcune interessanti iniziative per quanto riguarda la generazione di lead da parte dei dealer.

"Ai partner che portano nuovi clienti riconosciamo un extrasconto fino al 35% sul deal e, se alcuni parametri del potenziale cliente sono rispettati (per esempio, una potenzialità d'ordine pari a 16.000 euro di listino - ndr), eroghiamo un voucher Amazon pari a 250 euro" spiega Gianpaolo Sticotti, sales director di Arcserver per l'Italia e la Penisola Iberica. Stessa logica anche per i contatti generati via Web: per ogni utente che il partner invita a partecipare ai Webcast organizzati dal vendor, la società è infatti pronta a riconoscere un buono Amazon di 25 euro.