Rimanere al passo con Cloud e Mobility riducendo investimenti e rischi

Integrare le applicazioni in cloud, Linux e Android è facile con Visual Cobol e i tool Micro Focus, che sfruttano gli asset e gestiscono la supply chain

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a cura di Giuseppe Saccardi

In uno scenario globale estremamente mutevole il problema che si pone alle aziende è come rimanere al passo dei tempi, far leva sul patrimonio software esistente e proiettarlo proficuamente nei nuovi scenari che si vanno dischiudendo, ad esempio il Cloud e la Mobility.

Per essere al passo con i tempi Micro Focus ritiene che le aziende debbano essere in grado di adottare le nuove tecnologie e rispondere alle esigenze del mercato senza però impegnarsi in una rincorsa spasmodica e poco chiara negli obiettivi, ma farlo partendo da una conoscenza del proprio parco applicativo ed essere in grado di collegare ed integrare quello che di cui già dispone con quello che si prospetta di nuovo.

Importante in questo processo evolutivo non traumatico e potenzialmente rischioso per l'asset aziendale è un corretto assessment e la condivisione dei requisiti con tutta la filiera dello sviluppo applicativo. Assessment e condivisione costituiscono aspetti fondamentali, osserva Micro Focus, per una collaborazione produttiva da parte delle entità di una filiera atta ad assicurare l'evoluzione delle applicazioni in nuovi contesti, ad esempio il cloud e la mobility, e in grado allo stesso tempo di garantire quella agilità e flessibilità indispensabili per un proficuo time-to-value.

Con Visual Cobol e un  accurato assessment si sceglie la strada più sicura e rapida

Adottare tecnologie come mobility e cloud richiede una accelerazione nella fornitura di applicazioni software che siano al passo dei tempi, ma soprattutto al passo con le esigenze delle aziende. E' però uno scenario applicativo e tecnologico molto ampio e complesso che di certo non semplifica la vita a chi non conosce adeguatamente il proprio parco e che per questo può trovare difficile adottare un processo evolutivo adeguato che coinvolga l'intera filiera di uno sviluppo applicativo.

Il suggerimento di Giuseppe Gigante è innanzitutto quello di individuare cosa è possibile far evolvere. E' un modo di procedere che meglio garantisce longevità e time-to-value alle aziende e alle loro applicazioni. Inoltre, è un approccio che abbassa di molto la soglia di rischio. Nel momento in cui si devono modificare, aggiornare, far evolvere le applicazioni core ci si espone inevitabilmente a dei rischi.

Se invece più semplicemente si arricchisce quanto già è consolidato e ampiamente collaudato la soglia di rischio si abbassa fortemente, si riducono i costi e si accelera il passaggio in produzione. In questo senso ad esempio, il cloud è visto da Micro Focus non come un rischio ma come una ulteriore piattaforma operativa che ospita o permette di fruire di applicazioni in un contesto più ampio. 

"E' una evoluzione e un approccio soft che è ampiamente favorito dal portfolio prodotti di Micro Focus, che comprende prodotti come il Cobol ad oggetti, che significa poter o ricompilare una applicazione in Visual Cobol per Cloud o per un sistema operativo come può essere Linux o una piattaforma Android con la garanzia che le logiche alla base di quella applicazione non verranno alterate e che da quel momento l'applicazione possa essere fruita nella nuova piattaforma estesa", evidenzia Gigante.