EMC ha annunciato VMAX3, una piattaforma che espande la precedente VMAX trasformandola da semplice (si fa per dire) soluzione per l'enterprise storage in una soluzione per servizi dati di classe enterprise. Con la nuova versione EMC dichiaratamente si propone di introdurre nel data center, come peraltro in corso o già avvenuto nel portfolio di altri fornitori di storage, nuovi livelli di agilità, efficienza e controllo tipici del cloud.
L'evoluzione di VMAX si basa sulla considerazione che storicamente l'IT, nell'erogare servizi dati agli utenti interni, ha però sempre mantenuto il pieno controllo del data center. L'avvento dei servizi cloud pubblici consente invece all'utente business di bypassare l'intermediazione del reparto IT e ottenere sostanzialmente in tempo reale le applicazioni che gli servono. Questo approccio self-service ha introdotto nuovi livelli di agilità ma, come in tutte le medaglie, ha anche il suo rovescio perché ha aggiunto una componente di rischio, dal momento che i dati aziendali finiscono o possono finire al di fuori del controllo dell'IT.
E questo problema che si propone di risolvere VMAX3, che si propone di far ottenere nuovamente il controllo sulle risorse e far girare determinati workload, nel data center o nel cloud pubblico in base al principio del modello di Storage-as-a-Service.
La nuova architettura di VMAX3 è basata sul parimenti nuovo HYPERMAX OS e sull'architettura Dynamic Virtual Matrix. HYPERMAX OS è uno storage hypervisor e sistema operativo che permette di integrare servizi infrastrutturali storage come accesso in modalità cloud, mobilità dei dati e protezione dei dati direttamente sull'array.
Ha anche la capacità di far girare servizi dati real-time senza interruzioni. L'architettura Dynamic Virtual Matrix permette poi di allocare in modo dinamico la potenza di calcolo. Gli interessati potranno sperimentare a breve il nuovo prodotto. La disponibilità di VMAX3 e HYPERMAX OS è prevista nel terzo trimestre 2014 con ulteriori funzionalità che seguiranno.